Domani Renzi al Quirinale. Riforme, Boschi: «Berlusconi è in campagna elettorale»

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ROMA, 25 APRILE 2014 - «Aspetto la convocazione domani a qualsiasi ora». Queste le parole pronunciate da Matteo Renzi al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della cerimonia per l’anniversario della Liberazione svoltasi questa mattina all’altare della Patria.

Il dialogo è stato ripreso dalla telecamere di Rainews che ha poi diffuso la notizia. Il premier ha inoltre spiegato al Capo dello Stato che domani, per impegno già prefissato, incontrerà alle 10.00 il primo ministro ucraino Yatsenyiuk «che va anche dal Papa» ha aggiunto. Dunque, non si conosce quando l’incontro avrà luogo ma di certo il primo ministro vorrà informare il presidente Napolitano sull’attuale agenda politica, nello fattispecie vorrà confrontarsi con lui sul tema riforme.

Argomento che al momento mette a dura prova gli equilibri tra Renzi e Silvio Berlusconi, soprattutto alla luce delle dichiarazioni rilasciate ieri dall’ex Cavaliere: «Forza Italia non ha preso impegni». A tal proposito, oggi è intervenuta il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi: «Credo che il Cav sia in campagna elettorale come tutti e stia facendo un po’ di calcoli e valutazioni su cosa gli convenga. Secondo me – ha aggiunto la ministra – è meglio rispettare l’impegno preso con i cittadini e non fare marcia indietro all’ultimo. Fi valuterà e ci farà sapere se mantiene gli impegni o meno».

Dello stesso tono le parole della deputata del Pd e candidata alle elezioni europee, Simona Bonafè: «Berlusconi se dovesse decidere di far saltare il banco delle riforme, penso che se ne assumerà la responsabilità di fronte agli italiani, che oggi chiedono concretezza e non politiche a ribasso».[MORE]

Sulla possibilità che il governo possa cedere agli affondi di Silvio Berlusconi mostra scetticismo anche Pier Ferdinando Casini che su Facebook ha scritto: «Non credo affatto che le grandi riforme che abbiamo in cantiere siano destinate a saltare. Sarebbe una prova collettiva di irresponsabilità, ma soprattutto un grande regalo a Grillo». Ma il leader Udc non è di certo sorpreso: «Mi meraviglio della meraviglia di chi si sorprende di Berlusconi: va bene che è ai servizi sociali, ma non credo che abbia ancora maturato una vocazione così altruistica da regalare voti a Grillo e Renzi. Berlusconi – ha concluso Casini – lotta per prendere voti e non può certo fare regali in campagna elettorale».

(Immagine da lastampa.it)

Giovanni Maria Elia

 

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Scritto da Giovanni Maria Elia

Giornalista di InfoOggi

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