Chiesa e Società

Don Andrea Giorgetta: Vivere non sopravvivere, sempre!

Vivere non sopravvivere, sempre! Sono don Andrea Giorgetta, sacerdote di 31 anni della diocesi di Como, affetto dalla nascita da fibrosi cistica, malattia genetica grave, che per prevenzione e sintomi è molto simile al coronavirus che stiamo affrontando tutti con apprensione e fiducia.

Come tutti, sono a casa, ormai da diverse settimane, poiché i rischi sono molto alti, soprattutto per i miei polmoni non così perfetti; ma questo mio stare a casa ha inserito nel mio cuore entusiasmo e voglia di esser sempre più accanto alle persone, inviando ad amici e parrocchiani un piccolo messaggio giornaliero, attraverso il mio canale YouTube, che vi invito a visitare. Sono pensieri semplici, spesso simpatici, non teologici e nemmeno troppo spirituali, ma intercettano la quotidianità, la vita, parole semplici che cercano, ripeto cercano, di arrivare al cuore.

E’ paradossale come stando lontani ci si possa avvicinare sempre più a uomini e donne che vivono il nostro tempo, essendo umili guide tra le tante voci del mondo.

La mia quotidianità vive giornate passando ore ad un respiratore, prendendo pastiglie e inalando farmaci per poter contenere la malattia, ma questo fa parte della mia vita felice, del mio essere sacerdote, del mio camminare per e con la gente.

Recentemente, hanno raccontato di me in un libro, edito dalla Libreria ed. Vaticana, scritto da Vittore de Carli, dal titolo “Come seme che germoglia”, che racchiude alcuni sguardi di 12 sacerdoti che vivono il ministero con una malattia.

Vi auguro ogni bene.   Don Andrea

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