E' continuità a Torino, Fassino Sindaco e parola ai cittadini

Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Torino 17 maggio 2011-Già poco dopo le ore 19 di ieri, Piero Fassino in conferenza stampa certificava una vittoria chiara. Vince in modo netto al primo turno. Prosegue, così, il lavoro della sinistra a Torino con la fiducia dei cittadini.
Il ”Movimento 5 stelle” di Beppe Grillo raggiunge il 5%, che stupore! Una percentuale come quella del terzo polo, cosa inaspettata , dichiara Musy. Lo scorso anno era stato notevole l’ exploit alle regionali, probabile per l’opposizione alla Tav in val di Susa. Un risultato entusiasmante per i grillini a Bologna come a Torino, superando il candidato sostenuto da Fli e Udc. E’ questo il vero “terzo polo”. [MORE]

A Torino, il candidato sindaco Vittorio Bertola è stato sempre in vantaggio, durante lo scrutinio, rispetto ad Alberto Musy del Terzo Polo. Già l’anno scorso, alle Regionali, il candidato di centrosinistra Mercedes Bresso disse di aver perso per i voti che le erano stati “sottratti” dal Movimento 5 Stelle
Più dettagliatamente, a scrutini conclusi (919 sezioni su 919), secondo i dati definitivi del Viminale, il candidato del centrosinistra, con il 56,6% e 255.242 preferenze, si e' aggiudicato la vittoria delle amministrative. Il suo sfidante, Michele Coppola, candidato del centrodestra, si e' fermato al 27,30%, con 122.982 preferenze. Il candidato del Movimento 5 stelle, Vittorio Bertola, ha ottenuto invece il 4,97%, seguito dal candidato del Terzo Polo, Alberto Musy, con il 4,86%.
Grande delusione per il candidato del Terzo Polo Alberto Musy, vicino al 5%; i sondaggi li vedevano al 6-8% delle preferenze. Nonostante ciò, continua Musy, non ha nulla da rimproverare per il lavoro svolto nella campagna elettorale; la percentuale di voti raccolti dovrebbe consentire al Terzo polo di eleggere due consiglieri: <<Faremo opposizione costruttiva, come e’ nel nostro stile”>>.

I torinesi hanno scelto la continuità con Fassino Sindaco.

Dal canto suo, Michele Coppola, candidato Pdl, telefona a Fassino e si congratula prendendo atto di una grande sconfitta, gesto di gran Bon Ton. A Torino si è svolta una campagna elettorale lontana dall’ astio di Milano. Massimo rispetto e spazio per la presentazione dei progetti politici di tutti i candidati sindaci.

L’analisi di Fassino: <<A Torino il centrosinistra ha mostrato di avere cultura di governo, un profilo riformista vero. Qui abbiamo dimostrato di poter avere consenso e governare davvero il Paese>>.
Quindi il neo-sindaco, ha solo parole di elogio per il risultato davvero straordinario di Milano; ha sottolineato che <<da Milano, Torino e dalle altre città è arrivato il segnale di un radicale mutamento di scenario politico per il Pd e il centrosinistra>>.

Coppola non polemizza con il partito e non polemizza neppure più di tanto con l’ininfluente omonimo Domenico Coppola, che porta a casa poco più del 3% dei voti.
Non ci sono dubbi: Piero Fassino è il nuovo sindaco di Torino con oltre il 57 per cento dei voti. Dura sconfitta per il Pdl con il candidato Coppola che sfiora il 30 per cento. Risultati incredibili per i Moderati e il Movimento 5 Stelle, che supera anche il "terzo polo" di Musy. Si dissolvono i partiti della sinistra più radicale.

Anche i cittadini hanno detto la loro; a destra si sperava in una “salutare rotazione”, sostiene un cittadino intervistato: << Sono 35 anni che la sinistra governa questa Città, dovrebbe essere interesse di tutti una sana alternanza>>.
A sinistra: << Il passaggio da Chiamparino a Fassino è continuità voluta dalla maggior parte degli elettori>>.
In conclusione, un pensiero comune tra i  cittadini torinesi: <<Vogliamo persone oneste e capaci. Questo e' quello che chiediamo ai politici. Siamo stufi di giochi e schermaglie, ci vuole serietà sopratutto quando si tratta di interessi pubblici, abbiamo visto i risultati pregressi ! Alle amministrative in particolare gli elettori fanno scelte non del tutto condizionate dall'appartenenza (quando si appartiene). Ci sono state liste incredibili; l'elettore, quando c'è la preferenza, sa votare e scegliere, Milano ne è la prova, ovviamente.

Gian Luca Cossari

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Gian Luca Cossari

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.