Salute

Ebola, Lorenzin: "tragedia immensa che va fermata". Il 22 vertice UE a Milano

MILANO, 1 SETTEMBRE 2014 – È allarme ebola in Europa dove, il sospetto caso di contagio in Svezia, ha messo in allerta i ministri della sanità europea. Il vertice sulle misure di difesa contro l’ebola si terrà il 22 settembre a Milano: l’obiettivo sarà quello di coordinare le strategie d’intervento europee.

Lorenzin: “L’ebola è una tragedia immensa che può rappresentare un pericolo per tutti”. L’Italia è pronta

‹‹L’ebola è una tragedia immensa che, se non fermata, può rappresentare un pericolo per tutti›› ammonisce il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, e aggiunge ‹‹è una malattia orrenda che però non si trasmette facilmente››. Sulle potenzialità di trasmissione e sulle precauzioni si concentreranno i vertici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, previsto per il prossimo 15 settembre, e il G7+1, che si terrà a Washington il 26 settembre, ai quali parteciperà anche il ministro italiano.

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In vista di questi prossimi incontri, il ministro Lorenzin ha precisato che ‹‹l’Italia ha un sistema di allerta e organizzazione riconosciuto tra i migliori al mondo, tanto che ci viene chiesto anche un aiuto››. Il ministro ha rassicurato i cittadini che intraprenderanno un viaggio verso il paesi dell’Africa, dov’è presente il contagio, ricordando che, per prevenire, basta tenere conto dei vaccini previsti dai protocolli internazionali, ‹‹abbiamo l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma presente in Africa in questo momento e la nostra aeronautica militare è attrezzata››. Inoltre l’Italia sta già sperimentando un vaccino anti-ebola nei laboratori della IRBM Science Park di Pomezia.

L’ebola non si ferma: in Alfrica oltre 1.500 vittime

Se per l’Italia l’allerta ebola è un’ipotesi ancora molto rara, l’Africa sta vivendo nel pieno del contagio: si sono contate in totale 1.500 vittime, di cui l’ultimo caso in Nigeria. La moglie di un medico morto a Port Harcourt è risultata positiva al virus: il medico era la sesta vittima nigeriana della malattia e la prima a risultare positiva fuori dalla capitale Lagos. Lo stato d’allerta si sta quindi espandendo oltre i confini delle città principali, ma si sono registrati anche casi di guarigione. Attualmente le persone più a rischio sono i medici e gli infermieri che sono stati contagiati in 240 e, 120 di loro, sono già morti.

Erica Benedettelli

[immagine da tgcom24]