Politica

Ecco L’ Ucraina La Nuova Santa Barbara Europea

Recentemente, lo Stato Ucraino, in una situazione di grave crisi internazionale e di instabilità geopolitica, in cui l’occhio dell’Osservatorio Internazionale sui luoghi caldi per i conflitti si sposta in Medio Oriente, avrebbe dichiarato che vorrebbe diventare il nuovo fronte occidentale di investimenti in fatto di armi e armamenti per la guerra.  Il primo ministro ucraino Shimyhal in vista diplomatica a Berlino, ha incontrato il suo omonimo Scholz per cercare di convincerlo a stipulare accordi commerciali, tra la società tedesca di produzione armi e armamenti Rheinmetall e la sua omonima Ucraina Urkroboronprom.  Ma non solo, il ministro dell’industria strategica ucraino Oleksandr Kamyshin in viaggio diplomatico a Berlino, con lo scopo di convincere il gigante Tedesco ad investire nel territorio Ucraino avrebbe dichiarato <> dato che oramai i suoi arsenali sono svuotati. Il governo di Kyjiv richiede alle democrazie occidentali una produzione massiccia di armi e munizioni. La produzione di questi nuovi arsenali di missili, droni e proiettili di artiglieria dovrebbe essere spostata il più vicino al fronte, divenendo la sede centrale dell’industria militare in occidente. Utilizzando toni altamente imperiosi, il ministro Kamyshin avrebbe dichiarato che l’attuale capacità di fabbricazione militare occidentale, risulterebbe essere deplorevole e insufficiente, << Se si mettono insieme tutte le capacità mondiali per la produzione di armi e munizioni, non saranno sufficienti per questa guerra>>. Va da sé che se la situazione è effettivamente questa, e l’Ucraina brucia munizioni a un ritmo che non si vedeva dalla Seconda Guerra Mondiale e gli eserciti occidentali sono agli sgoccioli delle loro forniture, non sarà possibile supportare Ucraina e Israele nella difesa aerea e artiglieria. Allora cosa fare? o meglio, cos’è moralmente giusto fare? Abbandonare lo Stato Ucraino a sé stesso, soprattutto ora che la Russia ha incrementato notevolmente le proprie spese militari e ha iniziato nuovi test di missili nucleari balistici, ammettendo così la sconfitta sul piano internazionale della Nato e dell’UE? La scelta non è semplice considerando anche le varie implicazioni internazionali e geopolitiche. Forse tale proposta insensata e rischiosa, ipotizzata dallo staff del Presidente Zelens’kyj deriva dalla paura inconscia e realistica, di essere abbandonati al proprio, destino ora che il Mediterraneo ribolle per un nuovo conflitto a lungo sopito e dimenticato, che tiene in scacco l’occidente e i suoi alleati. Ma non solo, il ministro dell’industria strategica ucraina a sostegno della propria tesi, effettuando un ragionamento che potremmo dire di avvicinamento agli USA, ha dichiarato <>. Questo a mio parere semplicemente vuol dire che il mondo sta andando verso una sorta di auto-distruzione collettiva e che il dialogo, la ragione e la diplomazia, stanno riscontrando una decadenza e un fallimento su tutti i fronti che, sono l’annuncio della fine dell’occidente e dei suoi alleati. Non è possibile andare avanti con la guerra, la barbarie e la violenza per la risoluzione delle controversie internazionali, come affermato dal diritto internazionale e dalla Carta delle Nazioni Unite, che hanno come finalità la promozione della pace e della sicurezza Mondiale. I membri delle Nazioni Unite hanno il compito di risolvere i conflitti con mezzi pacifici ed evitare il ricorso alla forza militare. La Comunità Internazionale dovrebbe promuovere il dialogo, la diplomazia e tutti gli strumenti finalizzati alla Pace e alla prevenzione conflitti armati e alla sicurezza mondiale evitando le conseguenze immorali della guerra. Tuttavia, la stessa Europa rimane inerte e non cerca il dialogo. La proposta Ucraina porterebbe quasi sicuramente ad un inasprimento ulteriore del conflitto, che ha messo a dura prova il territorio e la popolazione, riducendo sul lastrico l’economia di uno Stato che in passato era considerato il granaio europeo e ora vorrebbe diventare la Santa Barbara Europea. Qualora ciò accadesse, la Federazione Russa si sentirebbe autorizzata a utilizzare tutti i propri arsenali, per rendere una landa lunare e desolata il territorio Ucraino, che non avrebbe nessun peso geopolitico e nulla da offrire all’occidente e al mondo. Ecco dove sta arrivando la politica occidentale in un rapporto insensato di interdipendenza simbiotica tra richieste di armi e accondiscendenza con l’Ucraina: trasformazione di uno Stato di vita e benessere in uno Stato di morte, crisi e sofferenza che si riflette direttamente e indirettamente su tutta l’Europa e il Pianeta Terra.

Senza armi per la pace.

Rispoli Marco (Davoli)