Roma, 08 agosto 2011 - Economia, Clemenza e Dignità: a che serve liberalizzare se il cavallo è gravemente malato. “Non solo adesso che la situazione economica è davvero critica, ma è da molti anni che la ricetta per tutti i mali, quasi fosse una pozione magica, è divenuta la parola liberalizzare.” [MORE]
E’ quanto afferma in una nota Giuseppe Maria Meloni, presidente di Clemenza e Dignità, che aggiunge: “In una situazione in cui lo stato dell’economia italiana, assomiglia a quello di un cavallo malato se non morente, le scelte strategiche di liberalizzazione possono tuttavia suscitare delle perplessità.”
“Le politiche di liberalizzazione – osserva - producono effetti positivi, fin quando si ha un quadro generale di sostanziale salute, ed in quel modo, si riesce a far sprigionare completamente, senza lacci e a briglie sciolte, tutte quelle forze e quelle energie positive che sono nascoste ma ancora presenti nel tessuto economico e produttivo di un paese.” “Quando invece – rileva - si è in presenza di un quadro economico simile allo stato di un cavallo gravemente malato, liberalizzare, non produce alcun effetto positivo, anzi vuol dire sottoporre lo stesso sistema a più competizione, sottoporre a maggior sofferenza gli operatori dei vari settori, sottoporre a maggior stress e fatica quel cavallo che già non corre e che a stento riesce stare in piedi da solo.” “In una fase economica come quella che stiamo vivendo, - conclude - probabilmente, sarebbe invece opportuna una politica di regolamentazione se non addirittura di aiuto e protezione delle diverse attività produttive, una politica di interventi pubblici in economia, e quindi dei grandi piani industriali e di sviluppo di medio e lungo termine.”
(notizia segnalata da movimento clemenza e dignità movimento clemenza e dignità)
Economia, Clemenza e Dignità: a che serve liberalizzare se il cavallo è gravemente malato
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