Egitto, uccisi per errore dodici turisti in un blitz anti-terrorismo
Estero Valle d'Aosta

Egitto, uccisi per errore dodici turisti in un blitz anti-terrorismo

lunedì 14 settembre, 2015

 IL CAIRO, 14 SETTEMBRE 2015 – La notizia giunge dalla Bbc, che cita fonti del ministero dell'Interno egiziano: le forze di sicurezza egiziane hanno ucciso per errore dodici persone tra guide e turisti messicani, durante un'azione antiterrorismo. I turisti viaggiavano a bordo di quattro autobus, e sarebbero entrati nella “zona proibita” del Wahat, nel deserto occidentale. L'attacco è stato aspramente condannato dal primo ministro messicano Enrique Pena Nieto, che a mezzo Twitter chiede che il governo egiziano metta in campo una esaustiva indagine. Nieto ha anche fatto sapere di aver aumentato il personale diplomatico al Cairo per assistere i feriti e i familiari delle vittime.

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Un portavoce del ministero egiziano del turismo ha inoltre reso noto che l'agenzia che aveva organizzato il tour “non aveva permessi e non aveva informato le autorità”, in una zona, quella di Farafra, dove è richiesta un'autorizzazione speciale. “Non dovevano essere lì”, ha aggiunto la fonte. Il ministro degli esteri messicano ha chiesto all'ambasciatore egiziano in Messico un'approfondita inchiesta sull'episodio, oltre al sostegno delle autorità egiziane a facilitare il rimpatrio dei messicani coinvolti.

Secondo El Mundo, che cita una fonte del tour operator, è stato durante la cena che “tre aerei da combattimento dell'esercito hanno cominciato a sparare e lanciare missili sui veicoli. Erano completamente carbonizzati. Alcuni hanno cercato di scappare ma i militari li hanno inseguiti aprendo il fuoco su chiunque fuggisse”. Secondo un dipendente della società organizzatrice “il gruppo stava viaggiando seguendo un itinerario consueto che va dal Cairo all'oasi di Bahariya – a 350 km a sudest della capitale egiziana. Dovevano passare la notte in un hotel di Bahariya, ma si sono fermati 100 km prima dell'oasi”. La società nega che si trattasse di una zona proibita ai civili: “è l'area dove spesso facciamo brevi soste prima di raggiungere Bahariya; non è vietata come è stato detto”. La fonte, che ha voluto mantenere l'anonimato, è tra i due sopravvissuti all'attacco – l'altra guida è in condizioni critiche.

Foto: lastampa.it

Dino Buonaiuto


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