Emergenza migranti, Toninelli: "Guardia Costiera continua nei soccorsi, ma serve segnale forte Ue"
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Emergenza migranti, Toninelli: "Guardia Costiera continua nei soccorsi, ma serve segnale forte Ue"

sabato 16 giugno, 2018

ROMA, 16 GIUGNO - “La Guardia Costiera italiana ha risposto alle chiamate provenienti da quattro imbarcazioni e sta andando a recuperare circa 500 naufraghi nel mare libico”. Lo annuncia in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. “Nessuno può dire che ci sottraiamo alle nostre responsabilità. Men che meno che siamo razzisti o xenofobi. L'Italia è sempre stata e rimane in prima linea quando si tratta di salvare vite umane. Ma così non si può andare avanti. La misura è colma". [MORE]

"Non è accettabile – prosegue Toninelli – che, su 23 Paesi che affacciano nel Mediterraneo, l’Italia sia l'unica a farsi carico di questa emergenza. Proprio mentre il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, discutono di politiche migratorie e si avverte già il segno di innovazione apportato dal nostro governo, le nostre grandi professionalità del mare vengono messe ancora una volta a dura prova e sottoposte a condizioni di stress per altissime ragioni umanitarie. Ora, dopo l’intervento della Spagna, aspettiamo un segnale forte dalla Ue".

Il messaggio del governo all’Unione è chiaro: così non si può andare avanti. Concetto ribadito ieri all’Eliseo dal presidente Conte, che in conferenza stampa ha sottolineato: “I fatti dimostrano che dobbiamo cambiare strategia, rafforzando la protezione delle vite umane e la salvaguardia dei diritti fondamentali. Il regolamento di Dublino deve cambiare, l'Italia sta preparando una propria proposta che non vede l'ora di condividere con gli altri partner europei".

Ed è il ministro dell'Interno Matteo Salvini a chiarire come l'Italia proponga di riformare il regolamento di Dublino: "Spostare oltremare, sul suolo nordafricano, la frontiera e i centri di identificazione, che attualmente sono in Italia”. E ciò, spiega Salvini, “per evitare partenze e morti”. “Il nostro obiettivo rimane l’attenzione ai luoghi di raccolta e cura, di identificazione e di scelta dei profughi veri, che sono 10 su 100, e il blocco dei profughi finti. Questa è la richiesta del governo italiano e per quello che ho sentito è condivisa dai governi di Germania, Austria, Polonia e Ungheria.

Claudio Canzone

Fonte foto: money.it


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