Economia

Eni, utile in calo a 1,33 miliardi. Descalzi: "nel 2015, +3% della produzione"

PESCARA, 18 FEBBRAIO 2015 – Crollano i conti nell’ultimo semestre dell’Eni, a dispetto di quanto avvenuto durante l’intero anno del 2014. La situazione in Libia, infatti, sta creando gravi ripercussioni sull’andamento della società petrolifera che però si dichiara sicura, «stiamo monitorando la situazione con estrema attenzione. La nostra priorità è per la sicurezza della nostra gente e degli impianti. Per il momento, non abbiamo impianti danneggiati».

Nell’ultimo periodo contabile, l’Eni perde 2,34 miliardi, con un aumento dello 0,61% rispetto alla chiusura dello scorso trimestre. Il calo dei prezzi del petrolio, dai mesi di ottobre al Dicembre 2014, ha interessato in particolare misura i conti del gruppo e, la chiusura in rosso, ha registrato un utile netto di 1,33 miliardi, contro i 5,1 miliardi registrati nell’anno precedente.

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Ma Claudio Descalzi, l’ad del gruppo, non sembra preoccupato e afferma «nel quarto trimestre, in presenza di un contesto di mercato sfavorevole, Eni ha ottenuto eccellenti risultati ed una generazione di cassa record negli ultimi sei anni». La generazione di cassa, da oltre 15 miliardi, con un incremento record del +37%, infatti, ha convinto il mercato e la quota del titolo è salita al +3%. Nonostante la situazione sfavorevole, infatti, Descalzi conta di aumentare la produzione complessiva dell’Eni del +3% nel 2015, con prezzi stabili al livello attuale. La nuova produzione raggiungerà l’Angola, il Congo e il Mozambico.

Erica Benedettelli

[immagine da formiche.net]