Espugnata Ramadi, dopo 7 mesi Isis in rotta
Estero Calabria

Espugnata Ramadi, dopo 7 mesi Isis in rotta

lunedì 28 dicembre, 2015

BAGHDAD, 28 DICEMBRE 2015 - Le truppe irachene hanno ripreso il controllo della città di Ramadi, e hanno messo in rotta dopo 7 mesi le milizie del Califfato. Si tratta di uno dei più importanti successi sul campo degli ultimi mesi nella lotta contro gli uomini di Al Baghdadi, e di una vittoria strategica per la riconquiista della provincia di Anbar, la più estesa dell'Iraq, confinante con Siria, Giordania e Arabia Saudita. I miliziani dell'Isis hanno abbandonato il loro ultimo fortino, l'ex sede del governo locale, nel settore occidentale dell'abitato, e quando le forze governative hanno completamente circondato l'edificio non hanno incontrato nessuna resistenza.[MORE]

I portavoce militari sono stati concordi nel riferire che i combattenti di Daesh sono fuggiti in massa per sottrarsi all'offensiva finale che non avrebbe lasciato loro scampo. Prima di entrare nella roccaforte dello Stato islamico, i soldati hanno bonificato l'area da mine, bombe e trappole esplosive disseminate in un'estrema difesa dell'ultimo bastione. In quella zona è stata anche ripresa la casa, occupata dai jihadisti, del capo della tribù filo governativa locale degli Al Dalim, sceicco Mayed Abderaseq al Salman. Questi combattimenti si sono conclusi con la morte di 16 miliziani dell'Isis.

"Tutti i combattenti di Daesh se ne sono andati. Non c'è più resistenza", ha detto il portavoce delle forze irachene antiterrorismo Sabah al-Numan. Con l'aiuto dei raid aerei della coalizione internazionale, che sono proseguiti anche oggi con 28 incursioni nei cieli dell'Iraq e missioni mirate anche su Ramadi, l'esercito iracheno era entrato martedì nella città ed era penetrato fino al centro. I jihadisti, che avevano conquistato Ramadi nel maggio scorso, si erano arroccati nei quartieri occidentali, facendo dell'ex sede del governo la loro roccaforte.

Dopo giorni di aspri combattimenti, i miliziani del califfo sono scappati e hanno rinunciato a dare battaglia. Con la riconquiista di Ramadi, a 100 chilometri da Baghdad, l'esercito iracheno riscatta l'umiliante sconfitta del giugno del 2014, quando l'avanzata dell'Isis aveva messo in fuga le truppe da vaste regioni del Paese. Poche le informazioni ufficiali sulle perdite nell'offensiva contro Ramadi. Almeno 5 uomini delle forze irachene sarebbero caduti, e altri 93 sarebbero rimasti feriti. Tra le file dei jihadisti si conterebbero oltre 50 morti nelle sole ultime 48 ore. Secondo testimoni, durante i combattimenti gli islamisti hanno utilizzato civili come scudi umani durante la fuga dalla città.


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