POZNAN, 14 GIUGNO 2012- Un pareggio dal sapore amaro per gli azzurri nel match, valido per il Gruppo C, disputato a Poznan contro la Croazia.
Una partita giocata bene dalla squadra di Prandelli, soprattutto nel primo tempo. Balotelli, molto più ispirato rispetto alla sfida contro la Spagna, tiene in apprensione la difesa croata rendendosi pericoloso in un paio d’occasioni. La manovra azzurra è apparsa fluida e gli avversari hanno faticato a contrastare le offensive azzurre. Marchisio al 37’ va ad un passo dal goal del vantaggio con una doppia grande occasione ma il portiere Pletikosa è bravo e fortunato. La rete del meritato vantaggio arriva al 39’ con un calcio di punizione magistrale di Andrea Pirlo che manda in visibilio i non numerosi tifosi azzurri presenti allo stadio, in gran parte invaso dai sostenitori croati che non hanno fatto mancare fischi irrispettosi durante l’Inno di Mameli e il lancio di fumogeni sul terreno di gioco. [MORE]
Nel secondo tempo l’Italia sembra dare l’impressione di voler controllare il match e, in effetti, Buffon non corre particolari rischi. La Croazia frizzante e insidiosa ammirata contro l’Irlanda, mostra evidenti difficoltà ad imbastire azioni di un certo rilevo. Modric, secondo il tecnico Bilic superiore a Pirlo…) ci prova dalla distanza senza fortuna. Se gli slavi non pungono la Nazionale appare, però, meno lucida con il passare dei minuti. Gli azzurri arretrano il baricentro d’azione e i cambi offensivi di Bilic fanno il resto. Proprio quando gli undici in campo e milioni d’italiani iniziano a pensare al rischio di non chiudere la partita e di tenere così in bilico il risultato arriva la doccia fredda. Al 72’ Strinic effettua un traversone dalla fascia sinistra, Chiellini perde la marcatura di Mandzukic che dopo uno stop non irresistibile, controlla e di destro da distanza ravvicinata trafigge Buffon. Una beffa per l’Italia che aveva appena sostituito Balotelli per Di Natale, in precedenza Montolivo aveva preso il posto di Thiago Motta. L’ingresso di Giovinco per un esausto Cassano non cambia la musica. Gli azzurri cercano in modo confuso il goal del 2-1 che non arriva. Il triplice fischio dell’arbitro inglese Webb , dopo cinque minuti di recupero, sancisce il secondo pareggio per l’Italia. Un punto prezioso per la Croazia che sale a quota quattro in classifica e intravede la qualificazione ai quarti di finale.
Molte critiche sulle sostituzioni effettuate da Prandelli che a fine partita ha dichiarato ''Ci siamo, la squadra è viva e lotteremo fino alla fine''. E noi con lui, anche con la consapevolezza di non essere più padroni del nostro destino. Infatti a Gdansk la Spagna di Del Bosque rifila un poker all’Irlanda del Trap e sale anch’essa a quattro punti come la Croazia. La doppietta di Torres e le reti di Silva e Fabregas condannano gli irlandesi, ormai fuori dai giochi. Per accedere ai quarti di finale l’Italia dovrà, obbligatoriamente, sconfiggere l’Irlanda del Trap e sperare che Spagna e Croazia non confezionino il “biscotto” pareggiando 2-2. Tale risultato ci manderebbe a casa come accadde negli Europei portoghesi del 2004, quando il pari tra Danimarca e Svezia ci estromise dalla competizione, nonostante la vittoria sulla Bulgaria. Un’ipotesi estrema ma ovviamente possibile quella del “biscotto”, che risulterebbe a dir poco indigesto.
Le pagelle degli azzurri
BUFFON 6
BONUCCI 6
CHIELLINI 5
DE ROSSI 6
MAGGIO 5,5
MARCHISIO 6,5
PIRLO 7
THIAGO MOTTA 5,5 (MONTOLIVO 5,5 )
GIACCHERINI 6,5
CASSANO 5,5 (GIOVINCO 5,5)
BALOTELLI 6 (DI NATALE 5,5)
Davide Scaglione