Europa: Herbert Kickl  vietare le domande di asilo nell'UE
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Europa: Herbert Kickl vietare le domande di asilo nell'UE

martedì 10 luglio, 2018

VIENNA, 10 LUGLIO - L'Austria, che ha assunto a rotazione per sei mesi la presidenza dell'UE, chiede un cambiamento delle regole della politica europea in materia di migrazione, in modo che non sia più possibile per il futuro, presentare domanda d'asilo sul territorio europeo, così ha dichiarato oggi il ministro dell'Interno Herbert Kickl. [MORE]

Il ministro degli Interni austriaco Herbert Kickl del partito governativo di destra Freiheitliche Partei Österreichs FPÖ ha affermato che in futuro le domande di asilo non potranno più essere presentate nell'UE.
L'Austria vuole una commissione mobile al di fuori dell'UE. "Sarebbe un progetto", ha spiegato il ministro in una conferenza stampa capace di porre fine al business criminale degli scafisti. Secondo lui, qualsiasi altra soluzione inciterebbe i trafficanti di esseri umani a dire: 'Prendo i tuoi soldi per portarti nell'Unione europea, perché hai la garanzia di poter richiedere asilo con la probabilità molto, molto bassa di 'essere rispedito indiestro".

Il problema dell'immigrazione e il futuro del diritto di asilo in Europa, fonte di tensione tra i 28, saranno all'ordine del giorno dell’incontro dei ministri dell'Interno dell'UE.
Giovedì i ministri degli interni dell'Unione si incontreranno a Innsbruck per discutere, tra le altre cose, le politiche dell'UE in materia di asilo e migrazione, nonché la protezione delle frontiere esterne.
I ministri dell'Interno tedesco, austriaco e italiano avranno anche la possibilità di tenere colloqui bilaterali e trilaterali.
A margine dell'incontro, il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer (CSU) vuole incontrare il suo collega italiano e austriaco. La Germania e l'Austria hanno annunciato la scorsa settimana che volevano chiudere la cosiddetta rotta mediterranea per i rifugiati.

Nel modello sostenuto dall'Austria, le domande di asilo sarebbero registrate nei campi profughi fuori dall'Europa "da una sorta di commissione mobile", secondo Herbert Kickl. Solo gli esiliati dai vicini diretti dell'UE potrebbero richiedere asilo nell'UE. “Non vedo da nessuna parte in questo testo che l'Europa debba essere responsabile delle richieste di asilo da parte di persone provenienti da regioni lontane migliaia di chilometri”.

Il ministro austriaco, proporrà ai colleghi della riunione di Innsbruck l’istituzione su base volontaria di “centri per il ritorno”, per adempiere alla prassi relativa al rifiuto d’asilo per coloro, che non possono essere nell’immediato respinti nel paese d’origine.

Al vertice UE di fine giugno, i 28 leader dell'UE avevano concordato, tra le altre cose, che i centri di accoglienza, dovrebbero stabilirsi in paesi terzi - in altre parole, in Nord Africa. Da lì, le persone vulnerabili sarebbero state poi distribuite ai paesi dell'UE in collaborazione con l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati UNHCR.

Luigi Palumbo


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