Economia

Evasione fiscale: ville di lusso intestate a nullatenenti, yacht a pensionati

Si dice che l’evasione fiscale si combatte nei porti turistici. Basta vedere chi usa lo yacht e confrontare la sua dichiarazione dei redditi, se c’è qualcosa che non va si nota subito. E’ così ha fatto l’Associazione contribuenti italiani. Grazie a questa indagine svolta in diverse rinomate località turistiche quali Porto Cervo, Forte dei Marmi, Capri, Sabaudia, Positano, Ravello, Panarea, Portofino, Taormina e Amalfi, è emersa una situazione sconcertante e al tempo stesso tristemente aspettata.[MORE]
Il 47% dei contratti di locazione delle ville di lusso ha come intestatari nullatenenti o pensionati. Qualcuno potrà dire che un pensionato ha risparmiato una vita, magari se lo può permettere. Certo, ma no se ha anche diritto alla social card.
Non solo ville, anche auto, gioielli, ma soprattutto yacht. “Il 64% degli yachts che circolano in Italia, sono intestati a nullatenenti, ad arzilli prestanomi ultraottantenni o a società di comodo, italiane o estere per evadere le tasse”, afferma ancora la nota dell’associazione.

Secondo una stima di Contribuenti.it, divulgata a Capri alla riapertura dei lavori del secondo simposio internazionale al quale partecipano i massimi rappresentanti delle associazioni dei contribuenti dei principali paesi europei dal tema ''Ricchi nullatenenti e poveri possidenti'', oltre la metà degli italiani ha dichiarato nel 2009 meno di 15.000 euro annui e circa due terzi meno di 20.000 euro; di contro, solo l’1% ha dichiarato oltre 100 mila euro e lo 0,2% più di 200mila euro.
Insomma, secondo queste dichiarazioni dei redditi l’Italia è un Paese povero, ma perché continua a partecipare a G8,G9 e G10?