Evento teatrale in omaggio a Tina Anselmi al Tip Teatro di Lamezia Terme
Cultura e Spettacolo Calabria

Evento teatrale in omaggio a Tina Anselmi al Tip Teatro di Lamezia Terme

domenica 15 ottobre, 2017

LAMEZIA TERME (CZ), 15 OTTOBRE - A distanza di quasi un anno dalla scomparsa di Tina Anselmi, il Tip Teatro di Lamezia Terme le ha reso omaggio dedicandole un evento teatrale “Tina” ispirato all’omonimo libro “ Tina Anselmi Storia di una passione politica” scritto da Anna Vinci. [MORE]

Ad introdurre la serata, ricca di intense emozioni, è stata la blogger Ippolita Luzzo, la quale ha tratteggiato la figura di Tina Anselmi, la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana nel 1976, soffermandosi sui tratti salienti della sua vita tra cui quello relativo all’infanzia trascorsa con la nonna materna, agli incontri nel 1962 alla Casa Bianca con Kennedy, all’incontro con Papa Giovanni XXIII e a quello con Papa Giovanni Paolo II o a quello della vicenda P2. Sono così emerse nella loro interezza le qualità morali di Tina Anselmi, nata a Castelfranco Veneto nel 1927 in una famiglia antifascista e deceduta l’11 novembre 2016, come pure si sono delineati gli ideali informati al senso della giustizia sociale e all’emancipazione femmininile.

Ad approfondire il percorso umano e politico di Tina Anselmi è stata l’attrice Valentina Arichetta che ha interpretato vari passi del libro di Anna Vinci riuscendo ad evidenziare la bellezza della sua politica al servizio dell’uomo messa in atto in ogni istante della sua attività politica come durante il ministero della Sanità, la presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2 e la Commissione nazionale sulle conseguenze delle leggi razziali sulla comunità ebrea. Di grande impatto emotivo la lettura del brano sulla decisione della parlamentare di far parte della Resistenza in seguito all’impiccagione di un gruppo di giovani partigiani avvenuta il 26 settembre 1944 nella piazza di Bassano del Grappa.

Aveva soltanto diciassette anni quando operò questa scelta reagendo alla violenza inaudita dei nazifascisti con forza e coraggio ligia ai valori della libertà e della pace. Ed altrettanto incisivo il passo sul Referendum del 2 giugno 1946 in cui gli italiani furono chiamati a scegliere fra Monarchia e Repubblica. «Quella fu una giornata storica in particolare per le donne per il Paese . Da Nord a Sud , senza distinzioni di classe di appartenenza, un numero spropositato di donne attesero in lunghissime file, una dietro l’altra, di fronte ai seggi elettorali, per dare il loro primo voto, frutto di anni di dibattiti, di lunghe battaglie politiche, sociali, culturali». O ancora il passo sulla speranza disattesa di una svolta decisiva del futuro delle donne. « Nessuna vittoria è irreversibile.

Dopo aver vinto possiamo anche perdere. Negli anni Sessanta, e nei primi anni Settanta, noi donne impegnate in politica e nei movimenti femminili e femministi, noi parlamentari con responsabilità nei partiti e nel governo eravamo ancora pioniere. Questa parola fa pensare che in seguito saremmo diventate più numerose e avremmo contato di più. Purtroppo, certe speranze sembrano non aver dato i frutti che avevano in serbo». La serata è stata animata dal cantautore e cantastorie italiano di genere Folk Otello Profazio che ha interpretato alcune canzoni e ballate della tradizione calabrese e meridionale di denuncia contro il governo italiano o di altro genere e qualche poesia in lingua siciliana di Ignazio Butitta. Particolarmente apprezzata dal numeroso pubblico la ballata “ Qua si campa d’aria”, che ha ottenuto il disco d’oro per aver venduto più di un milione di copie mai raggiunto da un’opera folk, “Amuri Amuri ( dal film “ L’amante di Gramigna di Carlo Lizzani) e “La leggenda di Colapesce”. Il commento musicale con musica dal vivo, chitarra, sax e mandolino, è stato eseguito da Luca Coschino e Francesco Giampà che hanno contribuito a rendere lo spettacolo ancora più suggestivo e coinvolgente.

Lina Latelli Nucifero

Foto: Arichetta- Profazio- Coschino
Foto: Otello Profazio e Coschino
Foto: Ippolita Luzzo


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