Parola e Fede

Fede vera e vera religione

Oggi risponde alle domande di Alessandra e Angela il sacerdote Alessandro Carioti.

Alessandra da Trieste chiede:

D. Sono una ragazza di 17 anni i miei mi dicono sempre... Mi raccomando non avere rapporti prima del matrimonio perché Gesù..... senza spiegare niente. Quando dicono perché Gesù… Se due hanno deciso di sposarsi in cuor loro sono già sposati o no? Mi date spiegazioni dal punto della Chiesa!

R. Cara Alessandra,
mi collego alla tua domanda: “Se due hanno deciso di sposarsi, in cuor loro, sono già sposati o no? Rispondo: “Assolutamente no!” Pensa, un attimo, a questo: se due persone hanno deciso di avere un diploma, in cuor loro, sono già diplomati? No di certo, se non affrontano seriamente, secondo i canoni, gli studi specifici. Pensiamo altrimenti a questo: si può essere cristiani solo perché si desidera diventarlo? Ancora no, fino a quando tale desiderio non è suggellato dall’accoglienza del sacramento del Battesimo. Allora, mi chiedo: perché, nelle cose che riguardano Dio, la fede, la Chiesa, dobbiamo adattare sempre tutto con le “scorciatoie” dei nostri pensieri?

Nelle parole dei tuoi genitori che ti ripetono ...perché altrimenti Gesù…, credo di cogliere il fatto che essi vogliono il tuo bene, desiderano che tu comprenda un aspetto importante della fede: i rapporti prima del matrimonio sono un “peccato” agli occhi di Dio, poiché il rapporto da fidanzati, benché cementato da un forte sentimento d’amore - come si dice, spesso, con la frase: “ci si ama alla follia” –, non è ancora un legame di grazia che solo il sacramento del matrimonio attua, rendendo i due una sola carne, una sola vita. Non solo: il “donarsi”, nel fidanzamento, è peccato perché è consegnarsi a una persona che non “ti appartiene e alla quale ancora tu non appartieni”; significherebbe, inoltre, favorire sia il proprio peccato, sia quello altrui, andando esplicitamente contro la volontà di Dio, espressa dal comando: non commettere atti impuri.
Oggi, purtroppo, c’è molta leggerezza nell’annuncio della verità e, per tale ragione, emerge anche un forte declino morale. Molti avallano le loro scelte sbagliate, facendo leva sull’idea in base alla quale, ormai, “sono in tanti a comportarsi così”, senza chiedersi: “ma è giusto farlo?”[MORE]
Cara Alessandra, credo nella tua semplicità d’animo; tuttavia, ti dò il consiglio di scegliere un sacerdote come Guida spirituale da cui ricevere sempre sani consigli, non solo per la questione che mi stai ponendo, ora, per la quale ti esorto a vivere in conformità alla legge del Signore, ma anche per ciò che riguarda altre scelte essenziali della vita. Potrai, in tal modo, sperimentare quanto sia bello camminare nella benedizione di Dio, costruendo ogni tassello della tua vita secondo la santità divina.
Ti auguro ogni bene nel Signore!

Angela da Crotone chiede:

D. Oggi ci sono tante religioni, come comprendere la vera religione?

R. Cara Angela,
il significato di religione si caratterizza per il fatto che vi sono diversi elementi che sono comuni a tutte le religioni: apertura dell’uomo alla trascendenza, la ricerca alle risposte umane (senso della vita, felicità, la salvezza, da dove vengo?, dove vado?, perché il male e la sofferenza?, ecc.), riti, dottrine, culto, sacrifici, e tanti altri elementi che ogni religione possiede come un suo bagaglio spirituale.


Quando ci si riferisce al cristianesimo, in verità, si dovrebbe parlare di fede cristiana. In certi casi, però, si parla di “vera religione”, non perché essa intende negare, per se stessa, gli elementi costitutivi propri di ogni religione (quelli appena citati sopra), ma per due differenze sostanziali, che sinteticamente illustro.
La prima. Nel cristianesimo, non vi è stata l’iniziativa, da parte dell’uomo, di andare alla ricerca del divino. Al contrario, è stato Dio, attraverso suo Figlio fattosi uomo, a prendere l’iniziativa per andare incontro agli uomini. Dio si è reso visibile, come persona concreta e, nel suo grande amore, parla agli uomini come ad amici, con il fine di renderli partecipi della sua vita divina (cfr. Dei Verbum 2).


La seconda differenza risiede sul fatto che Cristo si è rivelato per ogni uomo, di ogni tempo (non solo, dunque, per una cerchia di uomini), per comunicare loro la pienezza della verità (su Dio e sull’uomo) e dare il dono dello Spirito Santo. Per questo motivo il cristianesimo è definito la “vera religione” (non perché “si è di parte”), ma perché ogni cristiano riconosce che Cristo ha dato a tutti gli uomini una verità che è piena, completa, definitiva, universale.

don Alessandro Carioti

Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it