Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una morte sul lavoro, quella di un operaio di 38 anni, caduto da un’altezza di circa 8 metri.
L’ennesimo incidente sul lavoro legato ad una caduta dall’alto, quella che resta la causa più frequente di mortalità sui luoghi di lavoro.
E’ quanto afferma il segretario generale della Filca-Cisl Calabria, Christian Demasi, il quale, esprimendo il proprio cordoglio e la solidarietà ai familiari dell’operaio, rimarca come la formazione sulla sicurezza è un diritto imprescindibile, e passa per l’applicazione puntuale dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.
Solo attraverso il rispetto delle normative contrattuali è possibile garantire che i lavoratori siano adeguatamente preparati ad affrontare i rischi delle loro attività quotidiane.
La formazione non è un optional o un costo da tagliare. Serve un impegno congiunto da parte delle aziende, delle istituzioni e delle forze sociali per diffondere una cultura della sicurezza che coinvolga non solo i lavoratori, ma anche le imprese stesse.
Demasi chiede di intensificare la vigilanza e il rafforzamento dei controlli interforze per la sicurezza sul lavoro:
I controlli devono essere più frequenti, mirati ed efficaci. Ogni cantiere, ogni fabbrica, ogni luogo di lavoro deve essere soggetto a verifiche rigorose per garantire il rispetto delle norme previste dal D.Lgs. 81/08.
Come Filca-Cisl - prosegue Demasi - siamo fiduciosi che le autorità competenti facciano chiarezza sulle cause di questo incidente, e chiediamo che si intervenga con azioni concrete per prevenire ulteriori tragedie.
Lavorare non deve significare rischiare la vita ogni giorno.
La nostra battaglia continuerà fino a quando ogni lavoratore potrà tornare a casa sano e salvo. È necessario investire in formazione, vigilanza e sicurezza per garantire il rispetto della dignità e del valore della vita umana.