PALERMO, 11 LUGLIO 2014 - La giunta regionale ha dato il via libera ai nuovi programmi operativi dei Fondi europei 2014-2020. I programmi sono stati discussi all’Ars nelle sedute del 17 e 18 giugno dopo che erano stati presentati dal Presidente della Regione, Rosario Crocetta, al partenariato economico sociale e a tutti i deputati regionali. Nel complesso sono stati messi in ballo dalla Giunta 6 miliardi e 959 mila euro. Di questi 1 miliardo e 230 mila euro sono destinati al Fse e gli altri 5 miliardi e 729 al Fesr.
Il Fondo sociale europeo si dedicherà principalmente all’istruzione e alla formazione, in special modo agli apprendistato, all’incremento delle borse di studio, all’alternanza scuola lavoro, ponendo particolare attenzione ai disagi dei giovani delle isole minori e dell’entroterra. Insieme all’istruzione anche l’incremento dell’occupazione giovanile occuperà un ruolo importante all’interno del Fes. Verrà rivisto il Piano Giovani, si cercherà di modificare il limite di età. Ed infine l’inclusione sociale rivolta a poveri, immigrati e disagiati avrà anche grande rilevanza.[MORE]
Per quanto riguarda invece il Fondo europeo di sviluppo regionale, sostenuto dalla Strategia regionale della Ricerca si punterà soprattutto sul binomio imprese-legalità e poi si guarderà all'innovazione tecnologica, all'agenda digitale, alla mobilità sostenibile, alla ricerca, alla tutela del territorio, all'efficientamento energetico del patrimonio pubblico a partire dai contenuti dei piani del “Patto dei Sindaci”, in particolare nell'edilizia scolastica e sanitaria. Si attenzionerà ancora il patrimonio culturale regionale, facendo un lavoro nuovo che curi di più la selezione degli interventi da realizzare. Questi gli obbiettivi che si leggono nel comunicato della presidenza della Regione.
La Giunta ha inoltre stabilito di costituire un Tavolo permanente che abbia il compito di coordinare tutti i fondi (Fes, Fesr, Fears, Feamp), così che i lavori che si andranno a realizzare siano più efficaci ed efficienti e ci sia maggiore trasparenza e complementarietà.
Michela Franzone