La piazza della Vittoria di Bianco era gremita di gente. Si vociferava che fosse accorso tutto il paese! E come poteva essere altrimenti? Al centro della piazza c'era un grande letto ad una piazza e mezza .
Mancava solo il protagonista per coricarsi, ma questa volta era un avvenimento eccezionale perchè mi era rimasto l'ultimo sogno e doveva essere visto in diretta dai miei paesani.
Chissà che sogno, l'ultimo! Sarebbe stato una sorpresa pure per mè; infatti non riuscivo a prendere sonno! Intorno, la gente, si accalcava ma c'era silenzio!
Erano le 00,30 e tra poco sarebbe passato, senza fermarsi il rapido Reggio Calabria -Bari. Sarebbe passato sferragliando, creando vortici di polvere e carte e sarebbe passato vicino casa di mia madre, facendo vibrare le pareti.
L'attesa era spasmodica ed il primo cerchio di gente, intorno al letto, era formato dai protagonisti delle mie favole!
C'era mia madre, Lina e mio padre Mimi e tutti i miei cani che mi hanno accompagnato nella mia vita e a cui ho dato tanto affetto.
Mia sorella Rita e mio fratello Saverio ed i miei amici più cari con cui giocavo nelle casette popolari vicino casa mia. I personaggi surreali erano sospesi a mezz'aria e fluttuavano.
C'erano Pinocchio ed il baraccone di Mangiafuoco, Ulisse , le sirene e Venere, sempre bellissima anche se vecchia oramai di oltre tremila anni.
Il mare Jonio, le fiumare, il vento di scirocco erano presenti rappresentati in
un quadro enorme tenuto da quattro persone che non potevano essere che il Ciorla, il Faustino, Il cosimino Detto tromba ed il Filippo detto "Piscia".
Seduti in un tavolino c'erano il Capostazione Misitano ed il manovale Fernando R. che tanto per non smentirsi giocavano a carte.
Poi la Statale 106, i platani di cso Umberto, il ponte dei Cani, la cda "Acqua del Muro",la scogliera dopo il paese di Africo dove di tanto in tanto stazionavano prostitute per portare refrigerio ai miei paesani arrapati come pipistrelli.
Praticamente, il mio sogno, attraverso una sottile connessione a banda larga e con una presa HDMI dai miei lobi temporali veniva portata ad un maxischermo, decompressa e trasformata in flusso di fotoni creando immagini!
Qualcuno in piazza parlava e non poteva essere che il Peppe della Rosa che aveva misurato il vino delle 24 ore ed era arrivato a circa 4 litri e mezzo ed ancora non aveva finito. Parlava con una donna bellissima, od almeno cosi sembrava a lui!
Ma il Peppe anche se era avvinazzato non era ingenuo e sapeva che sotto quelle sembianze affascinanti e bellissime si nascondeva la sua amica-nemica di sempre!
I due giocavano, si schermivano, buttavano battute! Il Peppe fingeva di volerla baciare con l'alito asfissiante di vino! Le immagini tardavano ad arrivare e tanti si chiedevano se non fosse stato tutto uno scherzo e che tutto fosse una burla per rompere la monotonia ed il tedio della vita dei piccoli paesi.
Il letto era ancora vuoto e dentro non c'era nessun sognatore!
Erano le 4.30 e la piazza si era svuotata quasi tutta.
Mi ero svegliato di soprassalto ed ero sudato perchè era una giornata di Luglio.Tra poco sarebbe stata di nuovo l'alba e dovevo fare presto perchè avrei visto di nuovo nascere Venere dal mare Jonio ed avrei respirato ancora una volta l'aria della mia vita!
Franco
(Queste riflessioni sono dedicate ai miei paesani e a tutti quelli che sono nati sulle rive del mare Jonio,uomini di mare con lo spirito dell'avventura ed il fascino dell'ignoto!)
Franco Sicari