Furti alla Cittadella Regionale: lavoratori abbandonati, sicurezza azzerata e indignazione crescente

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Ancora una volta, dipendenti regionali vittime di furti nei parcheggi della Cittadella. La denuncia del dirigente sindacale del CSA-Cisal Gianluca Tedesco: “Situazione inaccettabile, la Regione deve intervenire subito per garantire rispetto e sicurezza.”

A distanza di pochi mesi dal nostro accorato appello al Presidente della Regione Calabria e al Prefetto di Catanzaro – datato 3 marzo – ci ritroviamo, ancora una volta, a denunciare l’ennesimo episodio vergognoso consumatosi all’interno del parcheggio della Cittadella Regionale.

Gianluca Tedesco, dirigente sindacale del CSA-Cisal, denuncia con forza l’accaduto: venerdì 27 giugno u.s., all’uscita dall’orario di lavoro, una collega del Dipartimento “Ambiente” è stata vittima di un nuovo furto. Dopo aver forzato la portiera, ignoti sono riusciti ad aprire la sua auto, portando via ogni oggetto personale: uno zaino da palestra, indumenti, occhiali da sole, un giubino di jeans e altri effetti privati.

Stavolta, nemmeno un vetro in frantumi: i ladri si stanno evidentemente “specializzando”, agendo con precisione e senza lasciare tracce evidenti, dimostrando quanto sia diventata facile e indisturbata la loro azione.

“Non si tratta solo di un furto – evidenzia Tedesco – ma di una violazione personale e psicologica. È come se, oltre ai beni materiali, venisse derubata anche la dignità.”

E aggiunge:

“Questa violenza colpisce lavoratrici e lavoratori onesti, che si guadagnano lo stipendio con fatica e che già affrontano enormi difficoltà economiche. Non possiamo accettare che, oltre all’inflazione e alla precarietà, si debba anche rischiare di essere derubati solo per aver fatto il proprio dovere.”

Il rappresentante del CSA-Cisal sottolinea inoltre che il problema non riguarda solo il personale regionale: anche visitatori, consulenti, cittadini, costretti a lasciare l’auto all’esterno della Cittadella per svolgere pratiche o incontri, vivono il timore di non ritrovare più il proprio veicolo, o trovarlo danneggiato e saccheggiato.

“Che immagine diamo di una Regione – incalza Tedesco – che non riesce a garantire nemmeno la sicurezza nei propri spazi istituzionali? La Cittadella dovrebbe essere il simbolo della Calabria pubblica, e invece è diventata il simbolo dell’abbandono.

I controlli da parte degli addetti alla vigilanza nell’area parcheggio sono chiaramente insufficienti: serve maggiore presenza, costanza e un potenziamento reale del presidio, per scoraggiare furti e garantire sicurezza a chi lavora.”

Il dirigente sindacale denuncia anche una grave disparità interna:

“Esiste una divisione silenziosa ma evidente tra chi lavora nei piani alti e chi ogni giorno affronta disagi e pericoli. Alcuni parcheggi sono protetti, altri – quelli dei lavoratori comuni – lasciati all’incuria.

È inaccettabile che esistano dipendenti di serie A e di serie B. La sicurezza deve essere un diritto garantito a tutti, non un privilegio.”

Tedesco avverte con fermezza:

“Se la situazione non cambierà nell’immediato, non escludiamo azioni sindacali forti: proteste pubbliche, conferenze stampa e anche la proclamazione dello stato di agitazione.

Chi si prenderà la responsabilità se domani qualcuno verrà aggredito o ferito? La Regione non può continuare a voltarsi dall’altra parte.”

Infine, rivolge un appello alla stampa, ai cittadini e alle istituzioni:

“Non possiamo più restare in silenzio. Questo non è solo un problema dei lavoratori, ma dell’intera comunità. È un fatto di giustizia, dignità e rispetto verso chi ogni giorno manda avanti la macchina pubblica, spesso in condizioni di precarietà e invisibilità.”

La Cittadella Regionale dovrebbe essere il cuore sicuro e funzionante della Calabria.

Oggi, invece, è un luogo in cui chi lavora o semplicemente entra, rischia di essere derubato nell’indifferenza generale.

Con queste parole, Gianluca Tedesco – dirigente sindacale del CSA-Cisal – conclude la sua dichiarazione, richiamando la Regione alle proprie responsabilità istituzionali e chiedendo un’azione tempestiva e risolutiva.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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