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"Game Change", Julianne Moore si cambia in Sarah Palin

NAPOLI,  11 MARZO - Quando la politica diventa pellicola… Julianne Moore (in foto a sinistra) si appresta a calarsi nei panni di Sarah Palin, ex governatrice dell’Alaska, nel film tv “Game Change”, adattamento del romanzo di John Heilemann e Mark Halperin, basato sulla campagna presidenziale di John McCain del 2008. Non si tratta del primo caso di interpretazione cinematografica della famosa politica statunitense, già comparsa in “Baby Mama” e “Notte folle a Manhattan” nella performance dell’attrice comica Tina Fey, oltre che vittima di una parodia porno. [MORE]

Julianne Moore, curiosamente, è proprio reduce dall’aver affiancato Tina Fey in “30 Rock”, serie tv pluripremiata a firma della stessa attrice brillante. Nella serie, la Moore interpreta il ruolo di Nancy, a cui è interessato Jack (Alec Baldwin).

A dirigere il film sulla Palin sarà Jay Roach, che insieme a Danny Strong si era precedentemente occupato di un progetto dedicato alle presidenziali del 2000 (“Recount”) con la stessa casa di produzione, la HBO Films. I produttori devono aver investito sulla realizzazione di “Game Change” in considerazione del successo di “Recount”, che ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui tre Emmys. Ad ora la Moore è il primo nome del cast – e che nome! – ma sono imminenti annunci importanti sugli altri ruoli chiave. Attesa, in particolare, per l’identità degli attori che assumeranno le sembianze di McCain ed Obama.

Sarah Palin, famosa per le politiche anti-aborto, ostile ai matrimoni gay e favorevole alla pena di morte, è stata la prima donna a far parte di un ticket repubblicano. Nel 2010, l’ex governatrice dell’Alaska è stata protagonista di un singolare episodio che ha suscitato polemiche da parte delle associazioni ambientaliste. Nel proprio show televisivo ha infatti sbandierato le sue imprese venatorie: da sempre la Palin è nota come amante della caccia. Se in filigrana si è letta la chiara intenzione di mostrare sé stessa come donna decisa (quante convergenze tra recitazione e politica…), ha lasciato perplessi la chiusura perfino truculenta del filmato, in cui la giornalista, novella Diana, sgozza un caribù, dicendo con sorriso un po’ macabro: "io porto sempre a conclusione ciò che inizio". Difficile, tuttavia, che la Moore presti il ghigno ad un episodio del genere, considerando la probabile focalizzazione della sceneggiatura su vicende antecedenti.

La bella ed acclamata attrice statunitense ha recentemente provato di non aver perso un briciolo di smalto, con la buonissima interpretazione in “Shelter – Identità Paranormali” e quella perfino superba nel film “I ragazzi stanno bene”, entrambe attualmente nelle sale italiane.
 

ANTONIO MAIORINO