Morte delle Gemelle Kessler: una Vita condivisa fino all’ultimo respiro.

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Morte delle gemelle Kessler: addio alle icone della tv tra arte, libertà e mistero

Le storiche ballerine e showgirl tedesche Alice ed Ellen Kessler sono state trovate morte a 89 anni nella loro abitazione di Grünwald. La stampa tedesca parla di suicidio assistito.

Una fine che fa discutere

La notizia della morte delle gemelle Kessler ha colpito il mondo dello spettacolo europeo. Le due sorelle, simbolo di eleganza e innovazione televisiva dagli anni Cinquanta in poi, sono state ritrovate senza vita nella casa che da anni condividevano a Grünwald, vicino Monaco di Baviera.

Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, la morte sarebbe avvenuta tramite suicidio assistito, pratica consentita in Germania in presenza di determinate condizioni mediche e legali. La polizia bavarese ha confermato che non risultano coinvolte terze persone, ma ha comunque aperto un’indagine formale, come previsto dalla procedura.

Chi erano Alice ed Ellen Kessler

Le gemelle Kessler, nate il 20 agosto 1936 a Nerchau in Sassonia, sono state molto più che semplici ballerine. Artiste versatili, capaci di interpretare ballo, canto, comicità e recitazione, hanno attraversato quasi un secolo di spettacolo europeo.

Dopo il debutto al Balletto dell’Opera di Lipsia da bambine, nel 1952 scelsero di lasciare la Germania Est per inseguire la libertà artistica in Germania Ovest. Da lì iniziò una carriera internazionale fatta di successi televisivi, musicali e teatrali.

Le Kessler in Italia: rivoluzione e scandalo

Per il pubblico italiano, Alice ed Ellen rimarranno per sempre le gambe più famose d’Europa.

Nel 1959 rappresentarono la Germania all’Eurovision Song Contest, ma fu il loro arrivo in RAI, due anni dopo, a consacrarle come fenomeno culturale. Programmi come Studio Uno e Giardino d’Inverno le trasformarono in icone del varietà televisivo.

Le loro coreografie, curate da Don Lurio, e i tormentoni come Da-da-un-pa entrarono nella cultura popolare italiana. Allo stesso tempo, un’Italia ancora conservatrice discuteva animatamente dei loro abiti e della loro libertà scenica: furono le prime star a mostrare le gambe in tv, proprio mentre il Paese affrontava i primi cambiamenti sociali del boom economico.

Nel tempo arrivarono cinema, teatro e persino servizi fotografici audaci, come quello su Playboy negli anni Settanta, che segnò un record di vendite in Italia.

Legami, successi e ultimi anni

Le Kessler hanno collaborato con artisti leggendari come Frank Sinatra, Fred Astaire, Mina, Alberto Sordi e Raimondo Vianello, diventando un ponte culturale tra Italia, Francia e Germania.

Negli anni Ottanta decisero di tornare a vivere stabilmente in Germania, pur continuando a comparire in programmi televisivi e speciali celebrativi. Entrambe furono insignite di premi ufficiali sia dal governo tedesco che da quello italiano per il ruolo svolto nella diffusione della cultura europea nel mondo dello spettacolo.

Una vita insieme. Una morte insieme.

Indivisibili sul palco e nella vita privata, Alice ed Ellen avevano dichiarato di volere anche una sepoltura congiunta. Il loro testamento — rivelato in una recente intervista — prevedeva che le ceneri fossero unite in un’unica urna, accanto alla madre Elsa e al loro cane Yello.

La scelta del suicidio assistito ha acceso il dibattito etico in Germania e in Italia. Alcune associazioni pro-vita hanno definito la decisione il risultato di una società che fatica a offrire sostegno e dignità nella fragilità.

Altri invece leggono il gesto come l’ultimo atto coerente di due donne che hanno sempre rivendicato indipendenza, coraggio e autodeterminazione.

Oltre il mito: l’eredità culturale

Oggi, la storia delle gemelle Kessler non è solo memoria televisiva: è la testimonianza di due pionierie dello spettacolo europeo. Hanno aperto porte, cambiato la percezione del corpo femminile sul palco, e contribuito a trasformare la tv in un luogo di libertà creativa.

Per molti resteranno un simbolo di:

  • modernità
  • emancipazione femminile
  • spettacolo internazionale
  • eleganza senza tempo

E forse, come hanno voluto fino all’ultimo, anche di libertà.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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