Genova, corteo dei lavoratori dell'amianto. Inviata una lettera a Letta e al ministro Lorenzin

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GENOVA, 04 DICEMBRE 2013 - Continua la protesta dei lavoratori dell’ “amianto”.

Questa mattina, infatti, dalle ore 9.00 i lavoratori genovesi sono scesi in piazza a far sentire forte e chiara la propria voce. Un corteo di protesta in nome di chi oggi non ha più la voce per parlare. Sono, infatti, ad oggi circa 2500 il numero di malati di mesotelioma inseriti nel Registro Pubblico dei mesoteliomi.

Un dato davvero spaventoso, visto che i casi di neoplasie registrati nella Regione Liguria causate dall’amianto rappresentano il 5% di quelli indicati a livello nazionale. Una percentuale spaventosa, che ha visto impennare nel tempo i morti legati a questa patologia: in Ansaldo sono stati 135, in Ilva 107 e 10 in Stoppani. Ogni anno, invece, sono 180 i nuovi casi registrati legati sempre alla mesotelioma.

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I sindacati, tramite una nota resa pubblica, invitano il Governo ad “intervenire al più presto per restituire il diritto ai lavoratori genovesi di accedere al giusto risarcimento”.

All’interno della nota si legge: “ I lavoratori che sono stati esposti all’amianto non devono essere indagati, ma bensì tutelati e bisogna preoccuparsi seriamente della loro salute con un vero piano di sorveglianza sanitaria”.

Nella giornata di ieri anche il sindaco Doria e il Presidente della Regione Burlando hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Letta e ai ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali Giovannini e al ministro della Sanità Lorenzin affinché vengano riconosciuti al più presto i diritti previdenziali ai lavoratori genovesi esposti all’amianto.

Emanuele Ambrosio

 

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Scritto da Emanuele Ambrosio

Giornalista di InfoOggi

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