ROMA, 12 MARZO 2014 - Esce dal carcere Gigliola Guerinoni a 26 anni dall'omicidio dell'amante. Il caso aveva fatto particolare scalpore per la sua crudeltà. La signora, dopo alterne vicende, aveva deciso di abitare con l'amante.
L'uomo aveva poi contratto numerosi debiti. Pochi mesi dopo la loro convivenza, il malcapitato viene ritrovato cadavere e sfigurato. Inizialmente, le indagini si erano concentrate sui problemi economici dell'uomo, ma poi si venne a scoprire che i due complici nella vicenda erano la Guarinoni e il suo amante precedente alla relazione con l'uomo ucciso.[MORE]
La signora fu così chiamata dai giornalisti "La Mantide di Cairo Montenotte", dato che la vicenda si svolse interamente in questo paese nel savonese. Ora, dopo 26 anni, la signora ritorna in libertà dopo aver scontato la pena.
Il caso sconvolse l'opinione pubblica italiana del 1987 per due motivi: il primo per la crudeltà che le forze dell'ordine riscontrarono nelle manovre per sfigurare il cadavere; il secondo per le varie vicende e i diversi intrecci dietro la figura della "Mantide", che scatenò un vero e proprio caso mediatico nei giornali dell'epoca.
Fonte: Il Messaggero
Fonte immagine: Repubblica.it
Annarita Faggioni