Cronaca

Gino Paoli si dimette dall'incarico di presidente Siae

GENOVA, 24 FEBBRAIO 2015 – “Sono certo dei miei comportamenti e di non aver commesso reati, voglio difendere la mia dignità di persona per bene”. Così Gino Paoli, celebre cantautore ligure, ha accompagnato la lettera di dimissioni da presidente della Siae (ossia la società degli autori e degli editori). Si tratta di una scelta che si lega alle recentissime accuse di evasione fiscale che lo vorrebbero colpevole di aver deposto in Svizzera una somma pari a due milioni di euro.


Nella lettera alla Siae, Gino Paoli scrive ancora “Alla luce delle vicende che mi hanno coinvolto in questi giorni ì mi preme rivolgermi a voi con cui ho condiviso questo percorso di circa un anno e mezzo di intenso e appassionato lavoro. Ci tengo a dirvi che sono certo dei miei comportamenti e di non aver commesso reati. Con il rispetto assoluto di chi sta doverosamente svolgendo il suo lavoro di indagine, intendo difendere la mia dignità di persona per bene. In questi giorni assisto purtroppo a prevedibili, per quanto sommarie, strumentalizzazioni, che considero profondamente ingiuste. Quello che non posso proprio permettermi di rischiare, però, è di coinvolgere la Siae in vicende che certamente si chiariranno, ma che sono e devono restare estranee alla Società. Ho volutamente aspettato qualche giorno a parlarvi per non entrare nella foga di queste stesse strumentalizzazioni. Credo di aver espletato il mio compito di Presidente al massimo delle mie capacità. Sono orgoglioso dei risultati che abbiamo ottenuto insieme, per cui abbiamo combattuto fianco a fianco in battaglie importanti, fino all’ultima in favore dei giovani autori”. [MORE]


Intanto, continuano le indagini anche nei confronti di coloro che potrebbero essere complici dell’evasione. Primo fra tutti, il commercialista di Paoli, Andrea Vallebuona, che sarà sentito nella giornata di domani. Le ultime intercettazioni telefoniche, però, non depongono in favore del cantautore. In una registrazione, si sente l’uomo preoccuparsi “per l’immagine se si dovesse sapere” e la moglie, Paola Penzo, rispondergli: “le carte le nascondiamo in un luogo sicuro”.


La prima udienza per Gino Paoli è prevista per il 2 marzo.
 

(foto: allmusicitalia)


Sara Svolacchia