LAMEZIA TERME (CZ) 16 SETTEMBRE - L’incuria e l’abbandono regnano in alcuni siti della città di Lamezia Terme svilendo la sua immagine non solo agli occhi di chi vi vive ma anche di chi si accinge a visitarla. Uno di questi luoghi poco edificanti è rappresentato dalle strade che conducono al Santuario di Sant’Antonio dove non solo durante i tradizionali festeggiamenti ma anche nei giorni feriali si recano i fedeli per pregare e partecipare alle celebrazioni. [MORE]
I giovani della parrocchia di Santa Maria Maggiore, muniti di ramazze e sacchi, hanno pensato bene di elimare questo scempio accentuato negli ultimi periodi estivi per rendere più decoroso un’arteria della città così frequentata e,in modo particolare, hanno cercato di ripulire dai rifiuti e da ogni genere di fogliame la suggestiva scalinata, lo spazio antistante il Santuario e il giardino del convento.
La lodevole iniziativa dei giovani è stata sostenuta dai frati del convento lametino che hanno voluto compiere tale gesto per far sentire la parrocchia come la propria casa che deve essere sempre accogliente e pulita per accogliere dignitosamente chi desidera sostarvi. L’opera di risanamento ambientale non si esaurusce in questi giorni in quanto i giovani volenterosi proseguiranno nei prossimi giorni il loro lavoro sentendosi responsabili verso la comunità e ligi allo spirito francescano più volte ricordato da Papa Francesco nella “ Laudato siì…” che sprona l’uomo a prendersi cura dell’ambiente come casa comune e quindi con amore e premura . Un messaggio che deve recepire chi vuole vivere più fraternamente con gli altri nel rispetto di se stesso e dell’ambiente esplorato in ogni angolo della città.
Foto: I giovani al lavoro
Lina Latelli Nucifero