Catanzaro, 28 gen. 2012 - "La Calabria rischia di perdere molti uffici dei giudici di pace. Piu' della meta' di quelli che andranno soppressi, infatti, si troverebbero in territori ad alto rischio di presenza di criminalita' organizzata e con una situazione infrastrutturale particolarmente disagiata". Lo afferma il senatore di Alleanza per l'Italia e componente della Commissione Giustizia, Franco Bruno, che si dice preoccupato per gli effetti della riorganizzazione degli uffici dei Giudici di pace sancita dal decreto legislativo in materia che dovrebbe diventare operativo a breve, dopo alcuni adempimenti tra cui il parere obbligatorio, ancorche' non vincolante, delle commissioni parlamentari competenti. In particolare, spiega Bruno, parrebbe che sugli 856 uffici dei Giudici di Pace potrebbero restarne in piedi 674 e ne potrebbero venire soppressi 182. Di questi, circa 60, praticamente un terzo, sarebbero in Calabria e altri 37 in Sicilia.
"Se si verificano i criteri seguiti dal Ministero - spiega Bruno - si riscontrano quattro fasi: una in cui viene calcolata la produttivita' media, una in cui si individuano i carichi di lavoro degli uffici, quella con la quale si riscontra dove si sopportano carichi di lavoro inferiori alla media e, infine, l'ultima che seleziona i nuovi bacini di utenza. Nemmeno mezza parola - sottolinea l'esponente di Api - sui gap infrastrutturali e sulla necessita' di una presenza forte dello Stato proprio laddove l'antistato lancia piu' forte la sua sfida per il controllo del territorio nonostante nella legge delega ci sia una norma specifica sull'argomento. C'e' di che essere preoccupati. Anche in previsione di cio' che potra' accadere in merito alla riorganizzazione di tribunali e procure". [MORE]
"Ecco perche' ritengo utile un confronto con quegli Enti locali - conclude Bruno - che hanno in pancia risorse economiche da utilizzare per evitare la soppressione di alcuni di questi Uffici, magari usufruendo dell'aiuto e del sostegno di Regione e Province. Intanto, il sistema istituzionale, politico e professionale dovrebbe assumere qualche iniziativa specifica per richiedere con maggiore vigore il rispetto di quanto contenuto nella legge".
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