Cultura e Spettacolo

Gli scatti magici di Antonio Raffaele narrano i vent'anni del Teatro Politeama di Catanzaro (Intervista)

Catanzaro, 21 Dicembre -  “Se il teatro vive , la città sogna”, dice il sovrintendente del Teatro Politeama di Catanzaro, Gianvito Casadonte. E il teatro lirico del capoluogo calabrese fa sognare da vent’anni l’intera regione.

Dall’indimenticabile serata del 29 Novembre 2002, sulle ali del Và Pensiero eseguito dall’Orchestra dell’Arena di Verona, più di settecento eventi hanno illuminato le menti di quanti vi hanno partecipato, gremendo i circa mille posti dell’elegante sala a ferro di cavallo con cinque ordini di palchi, progettata dall’architetto Paolo Portoghesi.

Opere liriche, concerti sinfonici, balletti classici e moderni, opere teatrali, musical, masterclass, portati in scena dai più grandi artisti nazionali e internazionali: Jose Carreras, Micaela Carosi, Daniel Oren, Yuri Temirkanov, Uto Ughi, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Giovanni Allevi, Grigory Sokolov, Charles Aznavur, Elonora Abbagnato, Roberto Bolle, Miguel Angel Zotto, Arturo Brachetti, Massimo Ranieri, Miriam Makeba, Gigi Proietti, Michele Placido, Carlo Verdone, Christian De Sica, Pierfrancesco Favino e centinaia di altri grandi artisti.

Venti anni straordinari che meritano una narrazione meravigliosa che sappia far rivivere quelle intense emozioni vissute in questo tempio dell’arte.

A donarcela è Antonio Raffaele, fotografo di scena, attraverso alcuni dei suoi magici scatti, in cui ha immortalato non donne e uomini, ma l’essenza di quell’arte sublime che essi hanno espresso.

Sessantasei foto in mostra nel Foyer del teatro, con ingresso libero.

Centinaia di persone l’hanno visitata Martedì, nella serata inaugurale; tutte, visibilmente emozionate, hanno espresso la richiesta che questa sia soltanto un punto di partenza, ma che presto possa essere arricchita con tante altre storiche immagini catturate dall’autore.

Abbiamo chiesto i particolari di questa pregevole narrazione ad Antonio Raffaele:

Antonio, può descriverci questa mostra fotografica da lei curata in onore del ventennale dell’inaugurazione del Teatro Politeama di Catanzaro?

È un viaggio nella storia di questo meraviglioso scrigno che ci permette di rinascere ogni qualvolta partecipiamo a uno degli straordinari eventi che ci dona. Fra migliaia di scatti ne abbiamo selezionato sessantasei, su indicazione del management della Fondazione Politeama, a cui vanno i miei più cari ringraziamenti. Si potranno ammirare grandi artisti e opere straordinarie. Ci auguriamo di generare emozioni sia in chi c’è stato che in chi non ha avuto la fortuna di parteciparvi. Sono i ricordi che fanno la storia, e queste immagini hanno lo scopo di tenere vivi i ricordi di questo tempio dell’arte.

Quali emozioni del suo primo servizio al Politeama, sono ancore vive nella sua mente?

Un ricordo fantastico. Mi emoziono ancora nel ricordare i suoni dei musicisti del Orchestra dell’Arena di Verona che accordavano i loro strumenti, il brusio delle voci del pubblico che fremeva in attesa dell’inizio, e la mia trepidazione che sentivo di essere parte della nascita di una storia importante.

Da quel giorno centinaia di grandi artisti sono stati immortalati dal suo obiettivo. Chi di loro l’ha particolarmente emozionato?

Ho amato tantissimo Luigi De Filippo, un grande signore, di una gentilezza unica. Poi Jose Carreras, o Massimo Ranieri con cui abbiamo parlato fuori mentre fumava una sigaretta. Sono stati tanti, impossibile scegliere. Mi ritengo un privilegiato.

 

Venti anni di scatti straordinari. Può descriverci l’ispirazione artistica che accende in lei la magia quando è all’opera nel Politeama?

Ogni qualvolta entro a teatro io mi perdo e rinasco sempre più arricchito. La mia ispirazione sta nello stare attento al significato delle parole che gli artisti pronunciano e cercare di imprimerlo nell’immagine che colgo. Cercare di trasmettere attraverso la foto, il significato di quella battuta, di quella nota, di quel gesto artistico.


Un suo pensiero per ogni dirigente con cui hai collaborato?

Sono stati tutti meravigliosi con me e io li stimo tutti.


Programmi futuri?

Da questa sera si comincia a costruire ricordi per un futuro radioso.




Saverio Fontana


Foto di Antonio Raffaele