ROMA, 5 APRILE 2013 – Le sette società del settore energetico avrebbero compiuto in Italia manovre speculative per tenere artificiosamente alti i prezzi del carburante negli ultimi due anni.
Anche la Commissione Ue e la Gran Bretagna hanno avuto lo stesso sospetto, infatti, hanno aperto indagini nella speranza di risolvere il problema.
Le compagnie petrolifere al centro dell’inchiesta, scattata dopo una denuncia fatta da parte del Codacons alla Guardia di Finanza, sono: Shell, Tamoil, Eni, Esso, TotalErg, Q8 e Api.
I reati ipotizzati dal PM Maurizio Grigo vanno dal rialzo e ribasso fraudolento dei prezzi del carburante a manovre speculative su merci fino alla truffa. [MORE]
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