Governo, grande attesa per la direzione Pd. Manovra al voto già da oggi
Politica Puglia

Governo, grande attesa per la direzione Pd. Manovra al voto già da oggi

mercoledì 7 dicembre, 2016

ROMA, 7 DICEMBRE - Sono ore convulse per il futuro dell’Italia dopo il netto risultato del referendum costituzionale di domenica, che ha portato alla mancata approvazione della riforma Boschi e alle dimissioni (non ancora formalizzate su richiesta del Capo dello Stato) del premier uscente, Matteo Renzi. La giornata di oggi regalerà altri momenti concitati, dopo due giorni intensi e delicati, che hanno comunque posto le basi per il futuro italiano.[MORE]

La governabilità è venuta meno con questo voto. E’ questo il pensiero del premier dimissionario, che esporrà le proprie strategie alla direzione Pd di oggi alle 15. Non è un caso che il presidente Mattarella abbia rimandato ogni decisione a quella che si preannuncia una direzione forse infuocata e da resa dei conti tra renziani e minoranza dem. Due soluzioni saranno proposte sul tavolo: governo istituzionale appoggiato da tutti i partiti per affrontare quanto meno il tema della legge elettorale oppure elezioni immediate, come peraltro richiesto dal tandem Meloni-Salvini a destra e dal Movimento.

Ma sul tema elezioni anticipate, il presidente Mattarella ha già fatto sapere come manchino i tempi tecnici e soprattutto leggi elettorali che garantiscano governabilità in entrambi i rami del Parlamento: a ciò si aggiunga l’attesa per la decisione della Consulta sull’Italicum, che avverrà solo il 24 gennaio. E’ chiaro inoltre come vada trovata una soluzione in fretta: elezioni o meno, il punto cruciale è quello di non sconfinare in un vuoto politico eccessivo, che danneggerebbe pesantemente la credibilità di un Paese già tendenzialmente instabile (dicono molto i 63 governi in 70 anni di storia repubblicana).

«E’ inconcepibile indire elezioni prima che le leggi elettorali di Camera e Senato vengano rese tra loro omogenee»- è il succo del pensiero di Mattarella. E la palla passa ora alla proposta Pd: il presidente della Repubblica ha già lasciato intendere la volontà di non fare proposta alcuna, affidandola agli organi politici in considerazione del suo ruolo di arbitro e garante costituzionale.

Si comincerà in ogni caso tra giovedì e venerdì: prima bisogna approvare la legge di Bilancio. Lo si farà probabilmente entro domani sera, mentre le dichiarazioni di voto cominceranno oggi alle 12 con prima chiama alle 14.30. Questa dunque la sequenza del futuro italiano: approvazione Manovra- direzione Pd ed inizio delle consultazioni. Poi governo istituzionale, mentre impazza come di consueto il toto nomi con Grasso favorito, considerata l’ipotesi in ribasso di un governo politico a guida Pd-Ncd. L’ipotesi voto anticipato dunque resta assolutamente viva, ma slitterebbe tra marzo e aprile. La priorità resta comunque l’approvazione della legge di Bilancio, per evitare l’esercizio provvisorio (che tecnicamente costringerebbe il governo a restare in carica su autorizzazione del Parlamento anche fino a quattro mesi).

Intanto il premier dimissionario ha ricevuto le telefonate degli alleati, tra cui quelle di Hollande e del premier israeliano Benjamin Netanyahu. La Casa Bianca ha inoltre reso noto di una telefonata tra il presidente Obama e lo stesso Renzi. Obama ha in particolare ribadito l’importante ruolo dell’Italia, «uno degli alleati più vicini, più stabili e più indispensabili degli Stati Uniti».
 

foto da: ilgiornale.it

Cosimo Cataleta


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