Graecalis 2018, il Teatro di Calabria ha presentato il V Ciclo di Rappresentazioni Classiche
Cultura e Spettacolo Calabria

Graecalis 2018, il Teatro di Calabria ha presentato il V Ciclo di Rappresentazioni Classiche

lunedì 25 giugno, 2018

Catanzaro, 25 Giugno -  Il Teatro di Calabria ”A. Tieri” ha presentato a Catanzaro, presso il Complesso Monumentale del San Giovanni, Graecalis 2018, il V Ciclo di Rappresentazioni Classiche.
‘Abbiamo immaginato di iniziare il quinto anno di Grecalis con una festicciola tra amici. L’abbiamo organizzata qui, nel Complesso del San Giovanni, uno dei luoghi storici e più belli della città. Vi presenteremo quello che poi vedrete all’Auditorium Casalinuovo. Per quest’anno siamo stati costretti ad abbandonare il Chiostro del San Giovanni perché la capienza ristretta non permetteva grandi numeri di presenze e perché le nuove norme che regolano gli spettacoli all’aperto non ne permettevano l’allestimento a causa del costo elevato per l’adeguamento. Se ci siamo potuti spostare all’Auditorium, con questa grave perdita dal punto di vista della suggestione ma con un enorme guadagno dal punto di vista della comodità, il ringraziamento molto sentito va al Vice Sindaco e Assessore alla Cultura di Catanzaro Ivan Cardamone, il quale ci ha dato una mano non soltanto di carattere pratico e organizzativo ma anche di grande partecipazione. Altro ringraziamento va a Daniele Rossi , una persona che agisce per il bene della città, viene incontro e aiuta in maniera disinteressata chi si rivolge a lui, un esempio luminoso di giovanissimo imprenditore che con lungimiranza cerca di guardare più in là della propria azienda. Ringrazio inoltre Rocco Guglielmo, Direttore del MARCA, altro luogo storico di Catanzaro, con cui collaboriamo da diversi anni, la Presidente del Teatro di Calabria, la dottoressa Anna Melania Corrado, e Elena Bitonte che ha organizzato il rinfresco che concluderà la serata’. Con queste parole il professore La Rosa ha aperto la presentazione del V Ciclo di Rappresentazioni Classiche Graecalis 2018.
Sono intervenuti successivamente il Vice Sindaco Ivan Cardamone che, dopo aver ringraziato per le parole di stima ricevute, ha tenuto a sottolineare che ‘sarà mia premura munire il Complesso Monumentale del San Giovanni di un regolamento che permetta di condividere questo luogo prestigioso con l’Università, il Teatro di Calabria e le tante proposte culturali che giungono all’Assessorato alla Cultura e che sono meritevoli di essere sostenute’, e la dottoressa Anna Melania Corrado, Presidente del Teatro di Calabria, che ha illustrato i dati che in questi cinque anni hanno visto la rassegna Grecalis crescere continuamente tanto che la Regione Calabria l’ha riconosciuta come ‘Evento storicizzato’ premiandola con un finanziamento che consentirà nei prossimi anni di operare con tranquillità, cosa che negli anni precedenti è mancata.
La presentazione è entrata, quindi, nel vivo con l’introduzione del professore La Rosa a quello che sarà il ciclo di rappresentazioni classiche di quest’anno, ‘l’Orestea, l’unica trilogia, l’unico insieme di tre tragedie, che ci è pervenuto dal teatro greco classico. Rappresentarli in maniera integrale tutti e tre sarebbe stato impossibile, abbiamo scelto, quindi, di rappresentare la prima sera una sintesi delle prime due tragedie, Agamennone e Coefore, e la seconda sera la terza tragedia, Eumenidi’. Il professore ha poi proseguito spiegando l’importanza della tragedia greca che ‘apparentemente sembra soltanto opera artistica, cioè di letteratura, ma è anche, e forse essenzialmente, opera di filosofia, quella filosofia che tra il VI e il IV sec. a.C. ha permesso la più grande rivoluzione intellettuale che sia mai intervenuta nell’ambito del cervello umano, il passaggio dalla condizione arcaica, cioè tribale, alla realtà della polis, cioè dell’associazione che non si basa più sul sopruso, sull’ingiustizia, ma si basa su determinati diritti. In Grecia, ad Atene, avviene questo miracolo. Questa nuova realtà mentale può essere immessa nella società solo se accettata e condivisa, ecco perché nasce il teatro. Solitamente la tragedia fa riferimento a un fatto comunemente accettato, il Mito, ciò che è accaduto veramente, da cui si ricavano una serie di discendenze che fanno capire come l’obbedienza alla legge arcaica porta al male e alla distruzione della società e invece il passaggio verso la polis porta al bene, questo è il senso di ogni tragedia greca, questo è il senso profondo dell’ Orestea’.
Il professore ha poi introdotto singolarmente le tre tragedie e per ognuna di esse gli attori hanno rappresentato una breve ma intensa scena. Per Agamennone, la prima tragedia in cui Agamennone, sovrano della polis di Argo, al ritorno dalla guerra di Troia, viene ucciso dalla moglie Clitennestra per vendetta in quanto egli, alla partenza per la guerra, per propiziarsi gli dei aveva sacrificato la loro figlia Ifigenia, la scena rappresentata è stata la parte iniziale della tragedia con uno dei personaggi fondamentali, il coro, formato da Liano Cosentino, Mario Sei, Lorenzo Costa, Domenico Polizzi e Bunty Andrea Giudice magistralmente diretti dal professore Aldo Conforto.
Per Coefore, la seconda tragedia in cui Oreste, dieci anni dopo l’omicidio di Agamennone, suo padre, torna ad Argo con l’inganno per vendicarlo uccidendo sua madre Clitennestra, la scena rappresentata è stata quella in cui la nutrice di Oreste, ricevuta la falsa notizia che egli era morto, viene mandata da Clitennestra ad avvisare il suo amante Egisto. Ad interpretare la nutrice è stata Anna Maria Corea che ha emozionato il pubblico esprimendo tutto il dolore che provava l’unica donna che ad Argo voleva veramente bene ad Oreste.
Nella terza tragedia, Eumenidi, viene narrata la persecuzione delle Erinni, personificazioni femminili della vendetta, nei confronti di Oreste, colpevole di aver ucciso sua madre. A fare giustizia, questa volta, sarà un tribunale e la scena rappresentata è stata proprio una parte del processo che culminerà con l’assoluzione di Oreste. Un’interpretazione superba da parte di tutti i protagonisti premiata con un lungo e caloroso applauso. Le Erinni, l’accusa, sono state interpretate da Marta Parise, Anna Maria Corea e Alessandra Macchioni, Apollo, la difesa, da Paolo Formoso, Atena, il giudice, da Mariarita Albanese, e Oreste da Salvatore Venuto. [MORE]
La serata si è conclusa con un rinfresco molto apprezzato a cura di Momenti Eventi in cui i presenti hanno potuto salutare e complimentarsi con tutti i protagonisti.
Gli appuntamenti con le rappresentazioni sono il 5 Luglio con Agamennone/Coefore e il 12 Luglio con Eumenidi che saranno replicate il 25 Luglio, Agamennone/Coefore, e il 2 Agosto, Eumenidi. Tutti gli spettacoli si svolgeranno All’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro alle ore 21:00.
Saverio Fontana


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