Economia

Grecia alla resa dei conti: "Il tempo sta finendo". Bce, Ue e Eurogruppo attaccano Atene

ATENE, 24 APRILE 2015 L’Ue non molla la presa: la scadenza del debito della Grecia, fissata a fine aprile, si avvicina. Ma l’emergenza liquidità rimane un fattore difficile contro cui combattere. “I progressi non sono sufficienti, il negoziato deve proseguire, la migliore opzione è concludere il programma, è importante che la Grecia acceleri e cominci ad attuare le riforme”, ha sottolineato stamane il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis.


La situazione ha un carattere di estrema urgenza. Proprio per questo, stando a quanto riportato da fonti interne, i membri dell’Eurogruppo sarebbero stati particolarmente duri nei confronti di Yanis Varoufakis, l’attuale ministro delle finanze greco: “E' stata una discussione molto critica, abbiamo fatto un accordo due mesi fa, ora credevamo di poter prendere una decisione, ma invece siamo molto lontani e quindi sì, è stato un dibattito molto critico”, ha confermato il presidente Dijsselbloem.


Alla luce delle tendenze degli ultimi mesi, non è escluso nemmeno che la Bce revochi la liquidità d'emergenza (Ela). Lo ha spiegato Mario Draghi: “L’Ela sarà data fino a che le banche greche saranno solvibili e ci sarà collaterale adeguato, ma vista l'attuale fragilità della situazione la Bce potrebbe dover tornare indietro e rivedere l'haircut”. [MORE]


Uno scenario alquanto instabile, sul quale Varoufakis ha preferito non rilasciare alcun commento. Se c’è ancora del mistero sull’effettiva liquidità di Atene, il ministro ha però sottolineato che, fino ad ora, i pagamenti sono stati onorati con il denaro “attinto dalle riserve”. Un accordo mancato anche sulla questione dei tagli alle pensioni e sulla moratoria delle prime case, due procedimenti di emergenza sui quali Atene non è disposta a cedere terreno alla Bce.


Intanto, buone notizie giungono sul fronte privato: la Banca del Pireo, sulla spinta delle riforme del governo Tsipras, ha deciso di cancellare i debiti fino a 20.000 euro dai crediti a consumo e dalle carte di credito, impegnandosi anche a svalutare i mutui e bloccare gli interessi.

(foto: quotidiano.net)

Sara Svolacchia