Economia
Grecia, il Bundestag vota sui nuovi aiuti. Schaeuble: "Irresponsabile dire no"
BERLINO, 19 AGOSTO 2015 - C'è attesa per l'esito del voto del Bundestag tedesco, riunito in sessione straordinaria per il via libera sul terzo piano di salvataggio della Grecia. É iniziato alle nove come previsto il dibattito parlamentare che dovrebbe sbloccare 86 miliardi di euro in tre anni di aiuti per la Grecia. Il piano e la richiesta di voto a favore sono presentati dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che ha aperto il dibattito. Nella 'prova' di votazione, 56 deputati hanno annunciato un voto contrario, altri quattro vogliono astenersi. Il via libera è, tuttavia, pressoché scontato visto che l'ampia coalizione di governo (Cdu/Csu più Spd) garantisce al governo una salda maggioranza di 504 voti utili sui 631 posti del Bundestag. [MORE]
"Sarebbe irresponsabile non usare l'opportunità di un nuovo inizio" per la Grecia, ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble rivolgendosi ai parlamentari tedeschi. Schaeuble ha sottolineato che "naturalmente non c'è garanzia che tutto funzionerà e ci sono dubbi", proprio alla luce delle esperienze fatte in passato, ma ha anche rilevato - e più di una volta, nel suo discorso - che in Grecia la linea è cambiata profondamente. "Gran parte della misure più importanti, questa è la novità, sono già state approvate dal parlamento greco", ha detto.
E a proposito della virata del governo di Alexis Tsipras, il severo ministro di Angela Merkel ha insistito "il cambiamento è evidente, tangibile, qualcuno ha detto che sembra un altro mondo". Schaeuble ha anche ricordato che Tsipras aveva promesso ai suoi elettori che si potessero evitare sacrifici e riforme, che sono invece "inevitabili". Adesso "deve fare il contrario di quello che aveva promesso", ha affermato in un altro passaggio del suo intervento.
Certo, “l'indebitamento della Grecia è estramemente alto". Riconosce Schaeuble. "A ottobre, alla luce dei pagamenti attuali, si potranno trarre dei giuduzi. Sono sicuro che a ottobre potremmo osservare un miglioramento della situazione e, se sarà necessario, ci sarà un alleggerimento del debito". Scheuble apre a un possibile "allungamento delle scadenze", ma precisa che "un taglio del debito non è possibile, in base agli accordi europei". Inoltre "a ottobre l'Fmi deciderà il suo coinvolgimento nel programma", attraverso una dichiarazione del direttore generale dell'istituto. Un coinvolgimento che il governo tedesco considera "irrinunciabile" e "cruciale".
Adesso è attesa per l'esito del voto negli altri Paesi Ue dove è richiesto. In Olanda il parlamentare euroscettico di estrema destra Geert Wilders ha annunciato di voler chiedere il voto di sfiducia. Difficile però che la sfiducia passi, visto che il partito liberale di Rutte, riunitosi a porte chiuse, ha deciso di appoggiare gli aiuti alla Grecia (all'Olanda spettano 5 miliardi di euro), benché in precedenza gli stessi liberali avevano assicurato che non avrebbero sborsato una lira senza la partecipazione del Fmi al programma e in campagna elettorale si fossero impegnati a non concedere nuovi aiuti ad Atene.
AGGIORNAMENTO ORE 13.30: Con 454 voti a favore, 113 contrari e 18 astenuti su un totale di 558 votanti, il Bundestag tedesco ha approvato, come previsto, il terzo piano di salvataggio a favore della Grecia – da 86 miliardi di euro su tre anni.
Prima del voto, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble, aveva precisato che mancano le garanzie sulle possibilità di successo di tale piano, ma, «visto che il Governo greco ha già approvato gran parte delle misure concordate, sarebbe irresponsabile non usare questa possibilità». Nel suo appello, il ministro, aveva aggiunto: «A ottobre, alla luce dei pagamenti attuali, si potranno trarre dei giudizi. Sono sicuro che potremmo osservare un miglioramento della situazione e, se sarà necessario, ci sarà un alleggerimento del debito, attraverso un allungamento delle scadenze».
Intanto, dopo il via libera del Parlamento tedesco, cresce l’attesa per il voto dell'Olanda – oggi in programma – sul salvataggio di Atene: il premier Mark Rutte non ha escluso il voto di sfiducia nei confronti del suo governo di centrodestra. Sarà il parlamentare di estrema destra Geert Wilders a chiedere la sfiducia dell'esecutivo.
Tiziano Rugi, Domenico Carelli