Guerra nucleare, il Cremlino chiude al dialogo: “Nessun progresso di pace”. Mosca testa il missile Burevestnik “invincibile”

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Escalation del conflitto: nuovi raid su Kiev e dimostrazione di forza con un missile a propulsione nucleare

La guerra tra Russia e Ucraina entra in una nuova fase di tensione. Da Mosca giunge un messaggio inequivocabile: nessun progresso di pace in tempi brevi.

Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha dichiarato che “non ci sono motivi per pensare a un processo di risoluzione pacifica”, accusando l’Unione Europea di ostacolare i negoziati e di “spingere Kiev verso il conflitto”.

Peskov ha inoltre avvertito che la Russia risponderà “inevitabilmente” a qualsiasi tentativo di confisca dei propri beni all’estero, facendo sapere che Mosca “utilizzerà tutti gli strumenti legali nazionali e internazionali per perseguire chiunque adotti decisioni illegali”.

Mosca annuncia il test del missile nucleare Burevestnik: “Un’arma senza eguali al mondo”

Nel pieno della crisi, il Cremlino ha annunciato di aver testato con successo il missile balistico intercontinentale 9M730 Burevestnik, una nuova arma a propulsione nucleare capace, secondo Mosca, di eludere qualsiasi sistema antimissile.

Il capo di Stato Maggiore Valerij Gerasimov ha riferito che il missile ha coperto 14.000 chilometri in 15 ore, sottolineando che “non è il limite”. Il test, avvenuto il 21 ottobre, rientra nelle esercitazioni delle forze nucleari strategiche russe.

Il presidente Vladimir Putin ha definito il Burevestnik “invincibile” e “senza paragoni al mondo”. Oltre a questo test, la Russia ha lanciato un missile Yars dal cosmodromo di Plesetsk, un Sineva dal sottomarino nucleare “Bryansk” nel Mare di Barents e missili da crociera da un Tupolev Tu-95MS.

Si tratta, secondo le agenzie russe, di un segnale politico e militare chiaro: la Russia vuole mostrare la propria potenza nucleare e la capacità di colpire obiettivi strategici a distanze globali.

Kiev sotto attacco: tre morti e 29 feriti, tra cui sei bambini

Nella notte, un nuovo attacco russo su Kiev ha provocato tre vittime e 29 feriti, tra cui sei bambini, il più piccolo di soli quattro anni.

Il sindaco Vitali Klitschko ha riferito che i droni kamikaze russi hanno colpito edifici residenziali nel distretto di Desna. I detriti hanno causato incendi che si sono propagati rapidamente ai piani superiori, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco e delle squadre di soccorso.

Kupyansk e Pokrovsk accerchiate: migliaia di soldati ucraini sotto assedio

Sul fronte orientale, la Russia sostiene di aver accerchiato 5.000 soldati ucraini a Kupyansk e oltre 5.500 a Pokrovsk, nel Donetsk.

Durante una visita a un comando militare impegnato nell’“operazione speciale”, Putin ha ordinato ai comandanti di “garantire la resa delle truppe ucraine” e di “ridurre al minimo la perdita di vite umane”.

Un chiaro segnale, secondo analisti internazionali, che Mosca intende consolidare il controllo territoriale prima dell’inverno.

Zelensky: “La Russia colpisce i civili. Serve una risposta più forte dell’Occidente”

Il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato su Telegram che “ogni attacco russo mira a colpire la vita quotidiana degli ucraini”.

Nell’ultima settimana la Russia avrebbe impiegato 1.200 droni da attacco, oltre 1.360 bombe aeree guidate e più di 50 missili contro obiettivi civili e infrastrutture.

Zelensky ha ringraziato l’Unione Europea per il 19° pacchetto di sanzioni e gli Stati Uniti per le nuove misure contro il petrolio russo, ma ha invitato i partner del G7 a “mantenere la sincronia e intensificare la pressione economica su Mosca”.

Conclusioni: equilibrio precario e rischio escalation nucleare

Il conflitto russo-ucraino si trova in una fase estremamente delicata.

Da un lato, la Russia esibisce la sua forza militare e nucleare, dall’altro Kiev continua a invocare aiuti e sanzioni per resistere all’invasione.

L’assenza di negoziati e la crescente tensione geopolitica rendono la situazione internazionale sempre più instabile, con l’Europa al centro di un equilibrio fragile tra diplomazia e rischio di escalation nucleare.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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