I cambiamenti climati inascoltati

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BERLINO – Il Quinto Rapporto IPCC è giunto al suo terzo volume: in esso viene presentata un' analisi della recente letteratura scientifica pubblicata sugli gli aspetti tecnico-scientifici, ambientali, economici e sociali della mitigazione dei cambiamenti climatici, nonché sui rischi e le implicazioni sociali associate alle diverse politiche globali e nazionali di mitigazione per i più importanti settori (energia, trasporti, edilizia, industria, agricoltura foreste, insediamenti umani e infrastrutture. Le emissioni dei gas serra sono le più alte che mai e nonostante decenni di chiacchere, i governi del mondo hanno compiuto sforzi irrisori per risolvere il problema.[MORE]


Abbiamo già scritto dei risultati dell’IPCC (http://www.infooggi.it/articolo/allarme-terra-il-pianeta-si-surriscalda-e-i-mari-si-innalzano/50163): ciò che è cambiato è che ora il messaggio è focalizzato sui decisori politici.
"C'è un chiaro messaggio dalla scienza: per evitare interferenze pericolose con il sistema climatico, dobbiamo abbandonare il modo con cui si conducono gli affari economi ", ha dichiarato Ottmar Edenhofer , esperto di energia presso l'Istituto di Potsdam per la Ricerca sull'Impatto Climatico , in Germania, che era un co-relatore di una delle molteplici conferenze tenutesi a Berlino dal 7 al 12 aprile in occasione della 39esima Plenaria Generale dell’IPCC.


Nel report si osserva che dal 2000 al 2010 le economie mondiali sono diventati più efficienti nel loro uso di energia: infatti le emissioni globali si sarebbero ridotte di 3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in quel periodo di tempo, salvo considera che la popolazione è cresciuta costantemente e che l'uso dell'energia è diventato molto più intenso; il risultato netto è un equivalente di 7 miliardi di tonnellate di emissioni in più in questo decennio che durante il precedente .


"La stabilizzazione delle concentrazioni di gas serra a livelli bassi richiede una trasformazione fondamentale del sistema di approvvigionamento energetico ", dice la sintesi della relazione .
Energia elettrica con zero carbonio è una parte centrale dell'equazione e si individuano quattro vie tecnologiche chiave per una aggressiva diminuzione dei gas serra: il nucleare ,una migliore efficienza energetica , biocarburanti e infine lo sfruttamento della biomassa con cattura e stoccaggio del carbonio (BECCS).
Il sunto ultimo (Focal Point IPCC) in italiano è disponibile al sito http://www.cmcc.it/wp-content/uploads/2014/04/NOTA_IPCC-Focal-Point_S_Castellari-WGIII.pdf.

Qui di seguito ne riportiamo i punti chiavi:

  • Nonostante le misure di riduzione già attuate in vari Paesi, le emissioni di gas serra stanno crescendo. Sono già disponibili varie opzioni (politiche e tecnologiche) per ridurre tali emissioni.
  • La stabilizzazione delle concentrazioni atmosferiche dei gas serra richiede misure di riduzione delle emissioni in maniera integrata e sinergica in settori chiave della nostra società: la produzione e uso dell’energia, i trasporti, l’edilizia, le industrie, l’uso del suolo e gli insediamenti umani.
  • Limitare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso la mitigazione può contribuire allo sviluppo sostenibile, all’equità e all’eliminazione della povertà.
  • Le politiche climatiche necessarie per mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di +2°C rispetto ai livelli preindustriali, poco più di 1°C rispetto ai livelli attuali, richiederanno riduzioni sostanziali delle emissioni di gas serra (40-70% rispetto ai livelli del 2010) da attuarsi entro il 2050 e emissioni nulle di gas serra entro la fine di questo secolo per giungere ad una società libera dal carbone.

Per il testo completo e per tutte le informazioni tecniche rimandiamo al sito dell’IPCC: http://www.ipcc.ch/report/ar5/wg3/

 

Luca Tiriolo

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Scritto da Luca Tiriolo

Giornalista di InfoOggi

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