Fantasticherie del cuore

I fautori del male sono sempre ben appostati!

11 APRILE 2016 - Che tristezza! Ci sono uomini che vivono solo con il desiderio di vedere un avversario, un parente, un vicino, un conoscente non abbordabile, soffrire per qualche motivo. Si appostano, tingono di nero la mente e il cuore e avidamente aspettano che l’altro cada.  [MORE]
 
Siamo di fronte alla peggiore specie umana che purtroppo non si estingue mai, ma che trova linfa vitale nella debolezza e nell’incultura personale. Certo i mezzi telematici amplificano anche questo aspetto, come avviene per qualsiasi cosa che l’uomo riesce ad utilizzare attraverso l’innovazione. Il problema non è nei nuovi mezzi a disposizione, ma nella testa malata di chi vive solo sulle disgrazie altrui. Questi “signori” non hanno fretta; sanno pazientare. Chi usa il veleno dell’animo per rovinare il prossimo non ha problemi nel dover indugiare a lungo. Può aspettare anche degli anni, perché il tempo, quando il cuore è nel demonio, aiuta ad incattivirsi sempre di più.

Nei salmi si legge che questi soggetti sono sempre in agguato dietro le siepi, spiando il momento opportuno per uccidere, rapinare, violentare, stuprare, mettere in campo tutta la loro ferocia, invidia, cattiveria. Da questo punto di vista la storia dell’uomo non ha purtroppo fatto grandi progressi. Oggi magari si utilizza un falso stile; si è bravi a mimetizzarsi. Alcuni usano anche la Parola del Signore per sparigliare le carte. È una giungla che solo con una fede convinta in Dio si può sconfiggere. Non bisogna mai cadere nella tentazione di affrontarli a viso aperto. Chi vive nel male non ha nulla da perdere e in una società distratta, lontana Dio, è facile non avere nessun sostegno e pagare più del dovuto. Il cattivo di “professione” studia la debolezza altrui e tende le trappole mortali per farlo precipitare. Ricordate Erodìade alla corte del re Erode?

Lei era una donna malvagia, traditrice. Sapeva che Erode era peggio di una montagna di paglia. Non appena ebbe trovato il fiammifero e il vento a suo favore, Giovanni il Battista, da essa tanto odiato, smise di vivere. Scese infatti con morte violenta nella tomba. Il fiammifero di Erodìade è stato, come ricorderete, sua figlia Salomè. Donna lasciva, impudica, immorale. Il vento favorevole erano stati i nobili e gli alti funzionari del regno. Il giorno propizio era quello del genetliaco ( compleanno ) di Erode. In quel giorno di festa tutti gli elementi furono combinati insieme: paglia, fiammifero, vento. La montagna di paglia ( Erode ) vide il fiammifero accendersi di impurità e lussuria e si lasciò da esso accendere. Mentre il re bruciava di passione, fece un giuramento molto forte: “Chiedimi quello che vuoi e te lo darò, fosse anche metà del mio regno”.

Il fiammifero bene acceso si rivolse a colei che lo teneva in mano ed essa suggerì di chiedere la testa di Giovanni il Battista. La montagna di paglia accennò un disappunto. Ma il vento era ormai favorevole ad Erodìade. Erode non poteva rimangiarsi la parola dinanzi agli invitati e ordinò che Giovanni venisse decapitato. L’uomo è in genere una montagna di paglia e senza la giusta prudenza rischia ogni giorno di essere bruciato. Bisogna respingere gli esperti di fiammiferi e mai farli entrare nella propria vita, nella propria casa, nel proprio cuore. Scrive il teologo Mons. Di Bruno: “Quando al male si lascia anche il più piccolo spazio perché esso entri nel nostro cuore, quello che dopo succederà è imprevedibile. Il male entra e a poco a poco prende possesso di tutto il cuore fino a dominarci. Non vi è più salvezza, a meno che non vi sia una conversione radicale, un taglio alla radice di esso. Ma questo può avvenire solo per grazia di Dio, mai per forza o volontà nostra”.

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Egidio Chiarella