I Ragazzi ed il Canto
Cultura e Spettacolo Calabria

I Ragazzi ed il Canto

martedì 31 agosto, 2010

CATANZARO - Siamo ormai sempre più abituati ad assistere a kermesse a carattere nazionale, in cui ragazzi, e talvolta anche bambini, si cimentano, eseguendo brani di artisti nazionali ed internazionali.
Talvolta tentano di eseguire canzoni difficili da interpretare, canzoni in cui è richiesta un’estensione vocale di tutto rispetto e che soltanto i nostri miti riescono a fare, ma loro ci provano, si impegnano e, il più delle volte, ci riescono in maniera mirabile.[MORE]
Tutti questi programmi - quando ben fatti - ci tengono incollati davanti alla tv, perché, ne siamo convinti, il luogo comune “ Italia… paese del bel canto” , non è un semplice slogan, ma è la pura verità.
Bene o male noi italiani siamo attratti dalla musica in generale e da tutti quei programmi in cui la musica la fa da padrona, quando cioè viene proposta nei palinsesti più disparati non perdiamo occasione per ascoltarla.
I giovani talenti che si esibiscono rappresentano quasi sempre una formula vincente, attraggono gli adulti ed attraggono per fortuna anche i bambini per la loro bravura o semplicemente per la loro disinvoltura.
Quasi sempre con estremo piacere possiamo però affermare che sono bravi, bucano lo schermo, entrano, man mano che passano le settimane, a far parte della nostra famiglia, diventano cioè dei veri e propri personaggi televisivi.

Tutto ciò è molto bello perché in questo modo anche i nostri piccoli si affezionano ai piccoli professionisti ed inevitabilmente alla musica.

A differenza di tanti programmi in cui il talento consiste nel semplice fatto di essere belli o procaci o semplicemente muscolosi e piacenti, nelle trasmissioni canore il talento è il canto, lo scopo di queste trasmissioni consiste nel far emergere i talenti, bambini che altrimenti non avrebbero neanche la minima possibilità di farsi conoscere, provano a “mostrare” le proprie capacità.
Alcuni addirittura, oltre che come bravi cantanti, si affermano come showman o come showgirls per la loro simpatia ed affascinano le giurie qualificate per la loro padronanza del palcoscenico.
Oltre alle manifestazioni televisive a carattere nazionale, se ne svolgono tante altre, le quali pur non potendo contare su una grande forza divulgativa, senza avere quindi l’ausilio o la potente eco mediatica, contano sulla presenza di un pubblico che ne apprezzi le intenzioni.

Di solito ottengono lo stesso risultato, in piccolo naturalmente, perché la formula è uguale, si ripete.
Assistiamo quindi a rassegne, a festival , a musical in cui tanti giovanissimi con passione, con dedizione partecipano.
Occorre ovviamente prepararli anche ad un successo cosi come ad un insuccesso, perché molto dipende anche e soprattutto dall’orecchiabilità del brano, dall’interpretazione, dall’estensione della voce.
Nei prossimi giorni, il 3 settembre per l’esattezza, ad esempio si svolgerà un festival juniores che è ormai giunto alla settima edizione, organizzato e voluto dall’EMMETI di Catanzaro, un festival che richiama l’attenzione della stampa regionale, l’attenzione dei media ad ampio spettro, sia per come è ben strutturato e sia perché si cimentano delle voci interessanti dal punto di vista musicale.
Lo stesso festival organizzato per gli adulti ha avuto e continua ad avere anche risalto nazionale.
Il bravo Michele Tosi - direttore artistico del festival - amorevolmente e con grande maestria e passione, che nutre per il bel canto, instancabilmente prepara i ragazzi, ascolta più volte le canzoni, suggerisce particolari sulla giusta interpretazione.

I ragazzi ci credono, si impegnano poiché percepiscono che quando una manifestazione è ben strutturata e ben organizzata, al di là del risultato raggiunto, comunque ti da la meritata soddisfazione.
Il festival di Pontegrande (quartiere di Catanzaro) è diventato un appuntamento fisso, importante, è diventato un appuntamento a cui tutti noi attendiamo con particolare interesse.
Venti, tra ragazzi e ragazzini, si cimentano in una serie di canzoni famose e con la sana e giusta competizione – prerogativa del festival - si impegnano per “catturare” l’attenzione di una giuria qualificata, selezionata sulla base delle esperienze nel campo della musica.
E, indipendentemente dal risultato raggiunto, lo scopo che la Emmeti ha ben chiaro è l’accostamento ragazzi – disciplina musicale, quindi cultura della musica… quella buona naturalmente!
 

Mario Sei


Autore
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