I ricercatori tornano in piazza
Pubblica Istruzione Emilia Romagna

I ricercatori tornano in piazza

giovedì 22 settembre, 2011

BOLOGNA, 22 SETTEMBRE, 2011 – Una nuova “Notte dei ricercatori” sotto le due torri per portare il lavoro della ricerca a contatto con il grande pubblico. Il 23 settembre, dalle 18 alle 24, al via la terza edizione dell’iniziativa con esperimenti e laboratori, giochi ed esibizioni, ma anche spettacoli e concerti che animeranno la zona universitaria in via Zamboni e lo spazio Start in Piazza Re Enzo, dedicato alla mostra interattiva “Questione Di … Chimica”.[MORE]

Il progetto “Everyday science”, promosso dalla Commissione Europea e presente in 32 paesi e 320 città in Europa, in Italia sarà ospitato da 20 città tra le quali Bologna e altre città dell’Emilia-Romagna come Ravenna, Ferrara, Piacenza e Reggio-Emilia. A occuparsi dell’organizzazione per la nostra regione è stata l’Aster (rete alta tecnologia) in partenariato con Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano – sede di Piacenza, Università di Salerno, CNR Area della Ricerca di Bologna, ENEA, INAF, INGV, Filandolarete, U.Media, con il supporto della Regione Emilia-Romagna.

A Bologna, che rimane l’evento centrale italiano, il cuore dell’iniziativa si terrà in Piazza Scaravilli dove i ricercatori permetteranno al pubblico di conoscere da vicino le loro attività attraverso esperimenti e giochi scientifici. Quest’anno poi “La Notte” si arricchisce della mostra “Questione di …Chimica”, che nasce nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia organizzata in collaborazione con la Fondazione Marino Golinelli, ricercatori e docenti dell’Area della Ricerca del CNR, dell’Università e degli Istituti INAF di Bologna e sarà ospitata presso “START - Laboratorio di Culture Creative”, in Piazza Re Enzo, sotto il Voltone del Podestà, dal 23 al 27 settembre 2011. Inoltre, dalle 20 alle 23 ci sarà una diretta web-tv a rete unificata che partirà dal teatro comunale con una maratona di interviste a ricercatori, giornalisti e scrittori sul mondo della ricerca.

La finalità del progetto “è far comprendere al pubblico il mestiere del ricercatore e l’importanza che questo lavoro ha sulla vita quotidiana, la ricerca non deve essere percepita come qualcosa di distante – spiega Marina Silverii, responsabile del progetto per Aster in Emilia- Romagna – . La nostra regione ha una grande ricchezza nella ricerca che deve essere avvicinata al grande pubblico, in particolare in questo momento in cui essa viene continuamente maltrattata”. Da non dimenticare, proprio in questa speciale occasione, è infatti la situazione attuale in cui versa la ricerca italiana. “Vi è un progressivo peggioramento dell’università e della ricerca – spiega Loris Giorgini, rappresentate dei ricercatori all’Università di Bologna – . Le risorse sono sempre inferiori e un paese che non investe sulla ricerca e sulla formazione è un paese destinato a non crescere, i nostri ricercatori sono costretti a lavorare con mezzi non adeguati e così se ne vanno altrove, spesso senza ritornare”.

Lo scorso anno i ricercatori hanno deciso, come forma di protesta contro la cosiddetta “riforma Gelmini”, che è stata poi comunque approvata, di sospendere l’insegnamento. Quest’anno non ci sarà una sospensione delle lezioni, i ricercatori hanno cercato di adattarsi alla riforma e al nuovo statuto approvato dall’ Università di Bologna. “Lo statuto è stato approvato con non poche difficoltà: ci sono scarsi finanziamenti e un blocco di turn over che non permette di dare lavoro alle nuove generazioni di ricercatori – spiega Daniele Bigi, rappresentate dei ricercatori all’Università di Bologna – . I fondi stanziati per la ricerca e l’università in generale sono sempre meno e l’interesse alla cultura e alla formazione è stato abbassato: credo che questo sia un gravissimo errore perché si esce dalla crisi in cui siamo solo se si hanno competenze per farlo e quindi anche competenze scientifiche e culturali”.

L’attuale manovra finanziaria taglia ulteriori fondi alla ricerca, molti ricercatori si sono ribellati alla decisone del governo partecipando allo sciopero generale indetto dalla Cgil il 6 settembre scorso in segno di protesta.
“Nonostante questo, nonostante gli scarsi mezzi e i tagli ai fondi, – aggiunge Giorgini – i ricercatori italiani sono ancora capaci e molto competitivi a livello internazionale. Noi lavoriamo con passione e la società deve capire che il nostro è un lavoro vero e proprio, e che quindi devono darci i mezzi necessari per poterlo svolgere. Questo gioverebbe a tutto il paese, porterebbe innovazione e sviluppo”.
Insomma, queste parole ci portano a vivere questa “Notte dei ricercatori” nel modo migliore, sottolineando l’importanza che deve avere la ricerca in ogni paese, soprattutto nel nostro.

Per il programma completo della “Notte dei ricercatori” a Bologna visitare il sito http://www.nottericercatori.it/2011/la-notte-2011-a-bologna/



(notizia segnalata da Marika Di Cristina)


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https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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