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"I segreti di Tutankhamon" (Longanesi), Valentina Santini intervistata all'ITET Emanuela Loi di Nettuno

A cosa si deve la fama di Tutankhamon?”; “perché ha deciso di scrivere questo libro?”; “che cos’è la maledizione di Tutankhamon?”. Queste e molte altre sono le domande che gli studenti della III AT dell’I.T.E.T. “Emanuela Loi” di Nettuno (RM) hanno posto all'egittologa Valentina Santini sul libro “I segreti di Tutankhamon. Storia di un faraone tra mito e realtà”, pubblicato dallo storico editore Longanesi a ottobre 2022. Già intervistata, tra le altre evenienze, nel noto programma “Tra poco in edicola” condotto su Radio Uno da Stefano Mensurati e in un evento dedicato il 24 novembre al Museo Egizio di Torino, la nota studiosa si è collegata l’11 gennaio alle 13.30 in diretta Zoom con la classe per un’intervista esclusiva, lungamente preparata dagli studenti dopo attenta lettura dell’appassionante saggio dell’autrice.

Nel libro viene contestualizzata e ricostruita l’avventurosa vicenda della scoperta della tomba del cosiddetto “faraone bambino” da parte dell’egittologo inglese Howard Carter nel 1922, con inappuntabile lavoro storico-scientifico, ma soprattutto con una scrittura piacevolmente divulgativa. “Uno stile semplice ma funzionale”, dice Angelica, una delle studentesse; “mi ha incuriosito e l’ho trovato molto fluido”, aggiunge Asia. "I complimenti vanno all’autrice che è riuscita a toccare tutti gli argomenti riguardanti il faraone: la vita, la morte, la maledizione, la descrizione accurata del ritrovamento della tomba e tante curiosità che fanno accrescere molto l’interesse del lettore". Il libro è stato studiato dalla classe nell’ambito di un approfondimento proposto dal professore e giornalista Antonio Maiorino, organizzatore e moderatore dell’intervista. Le domande degli studenti hanno toccato alcuni dei punti chiave della complessa vicenda: dai vari aspetti della religione egizia, alla cosiddetta “eresia di Amarna” promossa dal faraone Akhenaton, fino al clamore per la scoperta della tomba di Tutankhamon e all’esplosione della cosiddetta “Tut-mania”.

"Di solito quando si pensa ai faraoni vien da pensare alla magnificenza del loro regno e alla grandezza delle loro azioni", spiega l'egittologa. "Ma Tutankhamon non ha avuto il tempo di sviluppare le grandi imprese dei faraoni: sale al trono bambino e muore adolescente. Infatti, di lì a pochi anni viene completamente dimenticato, tant’è che il faraone Ramesse VI, che gli succede poco tempo dopo, costruisce la propria tomba proprio sopra quella di Tutankhamon. Questo non per ragioni di sicurezza, bensì perché ci si era completamente dimenticati dell’esistenza di questa tomba. Eppure, questo fatto è risultato comodissimo per gli archeologi, perché ha nascosto ai ladri l’accesso alla tomba, permettendo a Carter di trovare ciò che ha trovato. È proprio grazie a Carter, dunque, che Tutankhamon è diventato famoso: non per ciò che ha fatto in vita, ma per il ritrovamento della sua tomba intatta, con la ricchezza, l’oro e lo sfarzo che il mondo non aveva mai visto e di cui aveva solo sentito in storie leggendarie. Ne è scaturita un fama gigantesca, che ha fatto di Tutankhamon il più famoso nella storia dell’Egitto”.

Nel rispondere dettagliatamente a tutte le domande degli studenti, la dottoressa Santini ha ringraziato la classe per l’attenzione e i quesiti "ben centrati" sulla complessa questione di Tutankhamon. Replicando, poi, a una domanda sull’archeologo Howard Carter e su come, nonostante l’incredibile scoperta che gli conferì fama mondiale, nell’ultima parte della propria vita questi sembrasse comunque essere avvilito da un certo senso di “inferiorità” rispetto alla comunità scientifica, la studiosa ha incoraggiato i ragazzi a non abbattersi nella sottovalutazione dei propri meriti e a seguire la propria strada con fiducia e coraggio.

CHI È VALENTINA SANTINI

È membro dell’ICOM/CIPEG (International Council of Museums) e dell’IAE (International Association of Egyptologists), del comitato editoriale di SANEM - la serie di pubblicazioni scientifiche di CAMNES - ed è una degli Specialist Editors del Rosetta Journal. Attualmente collabora allo Shabti Translation Project dell'Università di Birmingham.

Laureata dal 2013 in Storia e Tutela dei Beni Archeologici, presso l'Università degli Studi di Firenze, con Magistrale la Laurea Magistrale in Orientalistica: Egitto, Vicino e Medio Oriente, presso l'Università di Pisa, è attualmente dottoranda in Egittologia presso l'Università di Birmingham, con una ricerca incentrata sulla religione funeraria privata a Deir el-Medina e Tell el-Amarna

Ha lavorato dal 2016 al 2018 al Museo Egizio di Torino (Rivista del Museo Egizio, sviluppo del nuovo sito web dell'istituzione, trasmissione al grande pubblico di contenuti scientifici egittologici). In precedenza, aveva collaborato col Museo Egizio di Firenze nella digitalizzazione e riorganizzazione dell'archivio cartaceo della collezione, nonché al riallestimento delle sale del museo (2012, 2015).

Ha scritto vari articoli scientifici e ha pubblicato libri per il vasto pubblico. Ha recentemente dato alle stampe “Butehamon. A scuola di scrittura nell’antico Egitto” (Sillabe) e “I segreti di Tutankhamon. Storia di un faraone tra mito e realtà” (Longanesi, ottobre 2022). Ha insegnato archeologia ed egittologia, sia in italiano, sia in inglese.