Cultura e Spettacolo

I.C. "G. Gavazzeni" omaggia il proprio pittore talamonese [Foto]

TALAMONA (SO) - Venerdì 27 maggio 2016, alle ore 16.00, presso palazzo Gavazzeni, ora Bertolini, si è aperta la mostra dedicata a Giovanni Gavazzeni, pittore talamonese di fine ottocento. La mostra patrocinata dal comune di Talamona (SO), è stata curata dall’Insegnante d’Arte e Immagine Maria Luisa Silipo, che ha voluto far conoscere ed apprezzare un artista completo e di difficile interpretazione a lungo sottovalutato e forse dimenticato.[MORE]

Giovanni Gavazzeni, nasce a Talamona il 13 settembre 1841. Fin da bambino manifesta l’inclinazione per l’arte, a soli 10 anni viene ammesso all’Accademia Carrara di Bergamo, dove il suo virtuosismo tecnico viene notato e premiato con diverse medaglie, la più importante quella d’oro 1863, per “Giovane greco”. Nel 1859, a 18 anni, prende parte con Garibaldi alla difesa dello Stelvio, distinguendosi per imprese ardimentose.

Enfant prodige, combattente, marito devoto dell’amata moglie Rosa Pirola, premuroso padre adottivo dei tre nipoti, amico dei Valenti e del letterato Guglielmo Felice Damiani, viene quindi giustamente definito il “Cavaliere dal cuore d’oro”, pronto a dipingere non solo opere su commissione, ma anche le baite dei suoi vicini di casa gratuitamente per semplice cortesia.

Arte Sacra, ritratti, progettazione, centinaia le sue opere durante la sua quarantennale carriera artistica; eseguiti con una tecnica a prima vista apparentemente tradizionale ma, con un’attenta lettura si comprende come invece sia stato interprete del suo tempo fondendo impressionismo, realismo, romanticismo e simbolismo, giungendo ad uno stile unico e personale .

Gli allievi della scuola secondaria si sono quindi confrontati con il genio ecclettico del loro conterraneo, riproducendo o rielaborando le sue opere.

Hanno ricevuto gli apprezzamenti della Dirigente Eliana Giletti, dell’assessore alle Politiche Culturali e Istruzione Lucica Bianchi e dai numerosi visitatori attratti dagli elaborati ben eseguiti degli alunni e dall’opera originale inedita, donata in gentile concessione da una famiglia privata locale.

Per la buona riuscita della manifestazione, ha contribuito, anche, la lochescion, grazie alla famiglia Bertolini infatti, i visitatori hanno potuto “calpestare” i pavimenti e percorrere le stanze dove il maestro ha vissuto, dipinto e amato la sua famiglia, la sua Patria e il suo piccolo borgo valtellinese.

Notizia segnalata da: (Prof.ssa Maria Luisa Silipo)