Politica

Il discorso di Giuseppe Conte al Senato: no al razzismo ed elogio al populismo

ROMA, 5 GIUGNO – Questa mattina il neopremier Giuseppe Conte si è recato in Senato per il discorso per la fiducia. "Rivolgo un saluto al presidente della Repubblica che rappresenta l'unità nazionale e che ha accompagnato le fasi di formazione di questo governo" ha esordito Conte.

"Assumo questo compito con umiltà ma anche con determinazione, con la consapevolezza dei miei limiti ma anche con la passione e l'abnegazione di chi comprende il peso delle altissime responsabilità a me affidate. Sono profondamente onorato di poter offrire il mio impegno e le mie competenze per poter difendere l'interesse dei cittadini di questo meraviglioso Paese" ha continuato Conte accolto da un applauso dei senatori. Il premier ha poi continuato il discorso acclamato da tutti i senatori presenti. "Sono grato a chi rinunciando a legittime ambizione personali ha reso possibile la formazione del governo, e mi fanno sentire ancora più profondamente le responsabilità. Non ho pregresse esperienze politiche, sono un cittadino che si è dichiarato disponibile ad assumere eventuali responsabilità e successivamente ad accettare la responsabilità di governo". [MORE]

Il Presidente del Consiglio ha poi ricordato la morte del sindacalista maliano Soumaila Sacko, ucciso in Calabria sabato sera con un colpo di fucile in testa: "Non siamo affatto insensibili. Una riflessione merita la vicenda tragica e inquietante occorsa qualche giorno or sono. Sacko Soumayla è stato ucciso con un colpo di fucile: era uno tra i mille braccianti, con regolare permesso di soggiorno, che tutti i giorni in questo paese si recano al lavoro in condizioni che si collocano al di sotto della soglia della dignità. A lui e ai suoi familiari va il nostro commosso pensiero. Ma questo non basta. La politica deve farsi carico del dramma di queste persone e garantire percorsi di legalità, che costituiscono la stella polare di questo programma di governo". Le parole di Conte hanno smosso gli animi dei senatori, provocando una standing ovation unanime, anche da parte dell’opposizione.

"Ci prendiamo la responsabilità di affermare che ci sono politiche vantaggiose o svantaggiose per i cittadini: le forze politiche che integrano la maggioranza di governo sono state accusate di essere populiste e antisistema. Se populismo è attitudine ad ascoltare i bisogni della gente, allora lo rivendichiamo". Ha insistito nel suo discorso Conte. "Intendiamo ribadire la convinta appartenenza del nostro Paese all'Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti d'America quale alleato privilegiato. Saremo fautori di una apertura alla Russia, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche. Ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa".

Federico De Simone

Fonte immagine: ilpost