L’assemblea dello scontro: Guarascio, Citrigno e la città sul palcoscenico
Un “film” in tre atti tra tifosi, politica e trattative: come è andata davvero la serata al Cinema San Nicola tra Cosenza Calcio, attese e tensioni
Atto I – L’ingresso drammatico
La sala è gremita: giornalisti, tifosi, imprenditori. È la sera del confronto pubblico che tutti aspettavano. Improvvisamente, con scorta e commossa tensione, entra Eugenio Guarascio, presidente del club rossoblù. L’aria si fa elettrica. Il sindaco Franz Caruso prende posto accanto al palco, accanto a Alfredo Citrigno, imprenditore con interessi manifesti sulla società, e in collegamento video l’avvocato Gigliotti, rappresentante di una cordata potenziale acquirente.
Le luci si abbassano: parte il dibattito. Il pubblico esige chiarimenti. I primi applausi si mescolano a fischi, urla, domande pungenti.
Atto II – Il colloquio impossibile
Sul palco, il dibattito diventa duello. I tifosi chiedono: «Vuole davvero cedere il Cosenza? A quale cifra?». Guarascio risponde con frasi criptiche, respingendo le richieste di trasparenza. Dichiarazioni vaghe, rimandi, “condizioni legali” richieste: la platea rumoreggia.
Citrigno, agguerrito, mostra la sua PEC: conferma di aver offerto l’acquisto del 100 % delle quote – non solo una quota parziale, come insinuato da Guarascio. L’uomo dello “scherma e attacca” mette al centro del confronto la due diligence: vuole avere piena visibilità sui conti e sulla struttura debitoria del club prima di procedere.
L’avvocato Gigliotti incalza: rivela un’offerta concreta — 5 milioni più accollo debiti — che, secondo la sua versione, Guarascio avrebbe respinto. L’atmosfera si fa calda: accuse reciproche, richieste di numeri, silenzi pesanti.
Atto III – Il patto mancato
Il sindaco Caruso, coinvolto suo malgrado, chiede risposte chiare: «Lei dice che vuole vendere ma non fa passi concreti». Minaccia: portare in Consiglio comunale la revisione della convenzione dello stadio, simbolo di un accordo ormai fratturato. IlDispaccio+1
Guarascio — circondato dal silenzio — ribadisce: vuole cedere, ma “alle condizioni giuste”. Non indica cifre definitive, non fissa una data. Niente firma. Nessun cambio di proprietà. Il sipario cala su parole accese, promesse incerte e un futuro indecifrabile.
Analisi e prospettive future
Le parole chiave della serata
- Cessione del Cosenza Calcio
- Trattativa Citrigno – Guarascio
- Debiti e valutazione societaria
- Convenzione stadio e ruolo istituzionale
Il nodo strutturale
La questione non è più sportiva: è politico-sociale. La città reclama trasparenza, la tifoseria vuole risposte, la politica minaccia azioni. Il club è diventato il teatro di una resa dei conti collettiva.
Quali scenari si aprono?
- Rottura totale: Guarascio non vende e resta al comando, magari facendo deflagrare nuove tensioni.
- Vendita last-minute: entro una data stabilita (Citrigno parlava del 15 novembre) si formalizza l’accordo.
- Mediazione istituzionale: il Comune, i tifosi e imprenditori locali potrebbero entrare attivamente nella trattativa per un progetto collettivo.
- Scenari giudiziari: la richiesta di visione del bilancio, i debiti, la trasparenza potrebbero generare contenziosi legali.
Conclusione cinematica
La serata al Cinema San Nicola non ha prodotto un epilogo risolutivo, ma ha segnato un punto di non ritorno. Le luci si spengono, i protagonisti lasciano la scena, ma il pubblico resta: in attesa, incerto, affamato di fatti. Il film non finisce qui. Il sequel lo decide la concretezza.