Il pensiero "politico" di Gesù!
Fantasticherie del cuore Calabria

Il pensiero "politico" di Gesù!

domenica 4 marzo, 2018

Oggi 4 marzo non posso che augurare all’Italia un post-voto sereno e proficuo per l’intera nazione, capace di inaugurare una stagione di chiarezza e di benessere comune. Qualsiasi progetto di governo ha fortemente bisogno di un pensiero politico più alto possibile, quale fondamento sicuro su cui poggiare i pilastri del proprio fare. A volte basta che cambi un solo pensiero per rivoluzionare la propria vita. Così succede per chi ha il compito di decidere a favore dell’equilibrio economico e sociale di un Paese.  [MORE]

Uscire dalla saggezza della Parola per affidarsi a filosofie e teoremi, tracciati dall’uomo all’interno di interessi specifici e visoni ristrette della realtà, significa impedire quell’autentica rinascita che la società rincorre spesso solo a parole. Il male apprezza tali contesti e soffia con determinazione sul fuoco della discordia e della debolezza umana.  

Le crisi sociali, politiche, economiche continuano ad avanzare, interessando per un verso i troppi Paesi ancora in guerra e per altro le società occidentali, in più circostanze falsamente appagate dai traguardi raggiunti. In tutti e due i casi scarseggiano quei valori universali non negoziabili che anticipano da sempre l’operato umano e che permettono di non deragliare. Il credente in una tale rappresentazione non può ignorare il pensiero di Cristo, sia quello morale che quello politico. Lo deve fare non contro un tracciato particolare terreno, ma a favore di ogni segno degli uomini che dovrebbero chiedere, sotto qualsiasi apparato odierno, il conforto della Parola per dare il meglio di sé stessi. Leggo una nota sacerdotale: “Gli Apostoli camminano dietro Gesù, ma ancora non conoscono tutto il suo pensiero. Sanno il pensiero morale, non sanno ancora il pensiero politico, di governo. Non conoscendolo, vanno dietro Gesù con i loro vecchi pensieri politici”.

Tutto questo fino a quando il Messia decide di rivelare agli stessi discepoli, quindi anche a noi tutti, quale sia il suo pensiero politico, intendendo quest’ultimo elemento d’equilibrio universale, ben lontano dal valore distorto con il quale viene oggi interpretato. Il quadro che viene fuori è di una attualità senza precedenti che potrebbe oggi rivoluzionare il mondo per il bene di ognuno, al di là delle collocazioni economiche e sociali dei tempi attuali. Per il Figlio dell’uomo non è il primo colui che cerca di assicurarsi un posto alla sinistra o alla destra del Padre, ma colui che si trova all’ultimo posto, amando il prossimo senza riserve pur se fosse sopra di lui. Leggo in proposito: “Nel nuovo regno di Gesù non è la pietra che sta alla sommità la più grande, è invece quella che sta nascosta nella terra e che regge il peso di tutto l’edificio. Grandezza invisibile agli uomini, grandezza eterna presso Dio e dall’inestimabile valore. Tutto l’edificio regge su quella pietra”.

Un cristiano deve assumere anche oggi questo chiaro pensiero politico: “Consegna della propria vita a Dio perché ne faccia un olocausto e un sacrificio di salvezza e di redenzione”. Non è un messaggio fuori tempo, ma un appunto ben chiaro per rivalutare l’esistenza umana non solo nella sua conformità terrena. L’uomo, come succede quasi sempre, non deve darsi all’uomo, ma a Dio. È a questo punto che Dio lo rimette in pista ridandolo all’uomo dalla sua volontà. Un trasferimento in cui c’è tutto il seme della saggezza divina, utilizzabile dagli uomini di buona volontà per cambiare il destino del mondo in ogni campo umano: da quello politico a quello sociale e finanziario; da quello privato a quello pubblico.

Egidio Chiarella

Seguici anche su Facebook Troppa Terra e Poco Cielo


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Fantasticherie del cuore.