Pubblica Istruzione

Il piano di Fedeli: "Scuole aperte anche in estate"

ROMA, 10 GIUGNO - Scuole aperte anche d’estate: è questo l’obiettivo del piano che sta mettendo a punto la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Centinaia di genitori hanno scritto alla ministra per chiederle aiuto, e lei ha risposto con prima bozza del piano potrebbe essere pronta dopo l’estate in modo da essere annunciata ufficialmente all’inizio del prossimo anno scolastico.[MORE]


Tema di cui si parla da anni e per il quale molti hanno fallito in passato: quasi dieci anni fa Francesco Rutelli, allora ministro dei Beni Culturali, provò ad affrontare la questione da un’ottica diversa, proponendo una diversa distribuzione delle vacanze. Il tema è stato poi sollevato anche da Mario Monti che, da premier, abbozzò una riforma del calendario scolastico, e infine dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

 

Formazione, non assistenza L’ostacolo poi che la ministra dovrà superare, sulla via dell’apertura estiva degli edifici scolastici, è quello dei professori. Pino Turi, segretario generale della Uil scuola ha affermato: «Per noi quello che conta è tenere ben distinta l’assistenza dalla scuola vera e propria. Sono due funzioni distinte. Dal mio punto di vista la scuola non è un servizio assistenziale e sociale ma una funzione dello Stato molto precisa che attiene alla formazione degli studenti. La scuola forma i bambini, non li assiste. Se questo è il significato, pensare di tenere le scuole aperte tutto l’anno è una stupidaggine».


Esprimono le loro perplessità anche i genitori: «Non vogliamo che le scuole diventino un parcheggio», spiega Rosaria Danna, presidente dell’Age, associazione italiana genitori. Il timore è anche un altro, secondo Angela Nava Mabretti, presidente del Coordinamento Genitori Democratici: «Se le scuole restano aperte e a farsene carico sono le associazioni in convenzione come già avviene in molti casi, il rischio è che tutto questo ci porti in una giungla. È necessario che si stabiliscano delle regole su chi e come può occuparsi degli studenti. Ci devono essere linee guida chiare per evitare che si creino spiacevoli incidenti».

Maria Azzarello


Credit foto: LineaPress.it