Il premier Conte sui migranti: "Per gestirli è necessario comitato di crisi Ue"

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ROMA, 19 LUGLIO - "Martedì ho scritto la seconda lettera a Juncker e Tusk per chiedere che quel che è avvenuto domenica diventi una prassi, affidata non più alle nostre telefonate ai partner, ma a un gabinetto o comitato di crisi sotto l'egida della Commissione Ue, che poi si faccia mediatrice con i vari governi". Lo ha spiegato il premier Giuseppe Conte in un'intervista al Fatto Quotidiano, riferendosi alla spinosa questione della suddivisione dei migranti. [MORE]

"Col ministro Salvini non parliamo di scelte lessicali, ma non mi pare una persona indifferente a certi valori", spiega il premier. "Per noi parla la nostra politica, finalizzata a ridurre le partenze e dunque i morti in mare, evitando di metterci ogni volta dinanzi a un drammatico dilemma morale. Se poi, come confido avverrà, altri Paesi extraeuropei accetteranno di creare non hotspot, ma centri di protezione per esaminare le richieste di asilo, i veri profughi che avranno diritto di venire in Europa potremo portarli direttamente noi, con corridoi umanitari, stroncando il traffico degli scafisti".

Il presidente del Consiglio rassicura anche sul ministro dell'Economia Giovanni Tria: "Lui è il Cerbero che deve far di conto. È il suo mestiere, nessun allarme. Voi non ci crederete, ma sono testimone diretto dei Consigli dei ministri: malgrado le voci di liti, non sono mai volate parole grosse o insulti. Se poteste assistere, vi annoiereste mortalmente. Per ora andiamo tutti d'accordo: anche quando ci sono posizioni diverse, la mia mediazione di giurista pragmatico vince sempre. E pure chi sembra più esuberante poi si rivela più ragionevole di quel che si dice".

Infine, una battuta sull'uscita dall'euro: "Non ho mai avuto, né io né i miei ministri, intenzioni del genere. Agisco con responsabilità per prevenire con la stabilità dei conti qualunque valutazione di inaffidabilità che possa innescare tempeste finanziarie. L'Italia è solida e stabile, il debito pubblico è alto ma sostenibile. L'euro per noi è irreversibile".

Claudio Canzone

Fonte foto: ilgiorno.it

 

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Scritto da Claudio Canzone

Giornalista di InfoOggi

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