SCALEA (CS), 26 MARZO 2014 - Fischi, contestazioni e striscioni di protesta hanno accolto questa mattina a Scalea il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Davanti i cancelli della scuola si e' formata una folla di alcune centinaia di persone molte delle quali hanno inalberato cartelli e striscioni. Tra i manifestanti molti precari della scuola, lavoratori della sanita' e semplici cittadini che hanno dimostrato il loro dissenso per le politiche del governo verso il mezzogiorno. "Torna a casa Renzi! Nel tuo programma non c'è la parola Sud! Vergognati!". Questa una delle scritte esposte, mentre su un altro cartello si puo' leggere: "Prima c'erano i cavalli di razza adesso solo 'renzini'". Su altri cartelli proteste per la presenza di sottosegretari indagati nel governo: "Renzi, perche' Gentile no e Barracciu si'?"
"Le mamme sono indignate, chiedeteci perché”: è proprio questo uno dei tanti striscioni di protesta che campeggia davanti la scuola da parte proprio delle mamme che hanno colto l'occasione della visita del premier e della presenza dei tanti giornalisti per segnalare i problemi del loro paese. Una delle donne, infatti, ha ribadito che “il Presidente dovrebbe venire qui tutti i giorni per rendersi conto della realtà del paese dove i nostri figli non hanno una palestra in cui praticare sport e le strade sono sporche e piene di spazzatura”.
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Il Premier ha poi incontrato gli studenti di Scalea ricevendo in dono, secondo quanto si apprende, alcune poesie ed anche una statuetta che raffigura la ‘Torre di Talao’. Il presidente del Consiglio si e' trattenuto per oltre un'ora con gli studenti e i docenti in un istituto della cittadina parlando dei problemi della Regione. "La situazione in Calabria - ha affermato - e' molto difficile ed occorre un grande progetto di modernizzazione per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro". Da quanto emerso, l'incontro con gli studenti si e' svolto a porte chiuse. Successivamente ha raggiunto a piedi il Municipio di Scalea. Renzi è stato raggiunto anche dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, il quale ha fatto il suo ingresso in municipio scortato dalle forze dell’ordine senza rilasciare alcuna intervista.
Il premier, successivamente, ha incontrato i primi cittadini della provincia di Cosenza e quelli che fanno parte del Consiglio regionale dell'Anci, l'associazione dei Comuni. Uno dei tanti messaggi lanciati ai sindaci calabresi è quello che “la legalita' comincia dalla scuola”. Renzi, ha garantito il massimo impegno del governo nel recepire le istanze del territorio, confermando la volonta' di proseguire i suoi incontri nel Paese con amministratori locali, studenti e docenti.
Uno sguardo importante lo ha rivolto anche alla politica affermando: "La riduzione dei costi della politica, e aggiungo dei posti, e' la premessa per l'operazione di restituzione degli 80 euro nelle tasche dei cittadini che stiamo cercando di fare”. Su Province, manager e Senato il Governo "intende andare fino in fondo. E' un modo per fare la pace con gli italiani. Questa volta si fa sul serio - ha aggiunto parlando da un palco -. Ma recuperare i costi della politica non basta se contemporaneamente non restituisci nelle tasche di chi lavora qualche decina di euro che sia il segno della ripartenza".
Durante l’incontro ha anche ribadito: “Se il Senato non va a casa, se non iniziamo a mandare a casa un modello istituzionale e politico, smetto di fare politica. Sono disposto a rischiare ma dico a voi, cari amici calabresi, rimettetevi in gioco, abbiamo bisogno di voi, del vostro impegno personale. Non c'e' un nemico che aggredisce la Calabria da fuori. Vi chiedo di tornare a vedere la fiducia e la speranza, se ci crediamo il futuro non sarà di umiliazione e di illegalità.”
(Fonte Agi)
Gianluca Teobaldo