Cultura e Spettacolo

II "Reggimento delle donne" di Nilla Pappadopoli

 Mola di Bari (BA), 12 giugno 2012 - Il fischio d’inizio di una festa di paese è il grande annuncio della banda musicale, così come lo è per l’inizio di una partita. È un’insolita volontà fatta concreta, quella messa in piedi per la città di Mola di Bari (BA) per cura del M° Nilla Pappadopoli.

Il “Reggimento delle donne”, difatti, è il “battaglione” di clarinetti, trombe e batteria che ieri sera ha debuttato presso il teatro Van Westerhout di Mola con il suo corpo di sole donne. Un’orchestra di fiati al femminile (orchestra da camera “Harmonie” per la precisione). Le esecuzioni s'inseriscono nel programma sottoscritto dal Conservatorio di Bari e dal Comitato per la diffusione della cultura musicale, oltre che dall'Avis- donazione sangue- del paese. Indi,  il grande Nino Rota a più passi, tra cui la colonna sonora del film felliniano “Otto e mezzo” passando per Scardicchio, Di Capua, il concerto per pianoforte orchestra K414 di Mozart,con una tarantella finale di Rossini. Una donna potente e forte la direttrice d’orchestra, che ai tempi e sugli inchini del ritmo, ha effuso l’entusiasmo della musica. Evidentemente non è solo passione per il progetto, ma una vera sfida lanciata con determinazione che, per la città di Mola, “suona strano” [MORE]per dirla alla barese, con quel po’ di cenno musicale, visto che siamo in tema. È emozionante un teatro così riempito di orgoglio rosa. È inconsueto, anche, che un’amministrazione sia così foltamente rappresentata in platea. Sindaco in prima linea, Assessore all’Ambiente, Assessore ai Servizi Sociali, Assessore al Turismo, Assessore alla Cultura.

Tutti sorridenti, quasi che non ci avrebbero scommesso. Una bella sorpresa.

Il Teatro, dotato di un pianoforte a coda (il secondo, visto che Mola ne vanta già uno all’interno del Palazzo Roberti) ha visto questo strumento splendere di propria autonomia dopo circa quarant’anni di sforzi mai riusciti.

Mai, difatti, si era visto un pianoforte “non-affittato” per un contenitore come il Teatro che, in questi anni, soffre di sforbiciate visti i tagli della crisi finanziaria. Giovanna Valente (al pianoforte) ne ha sottolineato l’estrema importanza ed i meriti dell’Assessorato alla Cultura. Un teatro così, in stile neoclassico, con una platea da 106 posti, più palchi, non poteva che emergere in occasioni del genere.

Niente come la musica espressa per mano e fiato dell’ardore femminile, avrebbe potuto dimostrare fierezza e promesse. La promessa che questa realtà, nata e avvolta dalla protezione di chi amministra, possa arricchire culturalmente Mola, molto più di prima. Voto? Otto e mezzo: l’ha suggerito Rota, per sua stessa invocazione.
Anna Ingravallo