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Il Teatro Stabile di Catania partecipa a Expo con i capolavori di Camilleri e Modugno

MILANO, 4 LUGLIO 2015 – Riceviamo e pubblichiamo. Il Teatro Stabile di Catania è tra le istituzioni di eccellenza chiamate dalla Regione Siciliana a partecipare ad Expo. Due produzioni di qualità, all’insegna di autori internazionali come lo scrittore Andrea Camilleri e il cantautore Domenico Modugno, andranno in scena. nella Piazzetta Sicilia del Padiglione Italia, nell’interpretazione di artisti prestigiosi.
Il programma prevede domenica 5 luglio Le Metamorfosi di Camilleri con Valeria Contadino, Mario Incudine e Francesca Incudine; lunedì 6 luglio “Malarazza”, omaggio a Domenico Modugno con Mario Incudine, Kaballà e Tony Canto. Lo Stabile etneo risponde così all’invito dell’Assessorato regionale delle Attività produttive e dell’Assessorato regionale del Turismo, che coprono le spese logistiche, mentre gli artisti offrono gratuitamente la loro prestazione.[MORE]

Andrea Camilleri si avvicina al genere fantastico con la volontà di descrivere certi paesaggi evitando le modalità di rappresentazione naturalistiche. Per fare ciò ricorre alla sua infanzia, ai ricordi e alla fantasia. Come confessa lui stesso, è proprio partendo da un ricordo, da un dato reale, che il testo viene a costruirsi: la storia narratagli da un contadino quando era piccolo (Maruzza Musumeci), i ricordi dei viaggi in treno con la sosta per il bagno a mare (Il casellante) e la nostalgia per il paesaggio montano (Il sonaglio). Tutto questo conduce al rapporto uomo-natura e al legame che li unisce ad una terra meravigliosa come la Sicilia, ricca di superstizioni, leggende, miti, ma anche una terra che per la prima metà del XX secolo (periodo storico che fa da sfondo alla trilogia) è travagliata dall'arretratezza economica, la guerra, l'avvento del fascismo.

Dall'insieme di questi elementi deriva la decisione di utilizzare la forma narrativa che Camilleri giudica più adatta al progetto: la fiaba. Quest'ultima ha, infatti, la capacità di dare risalto al “trinomio popolo-arcaicità- magia”, e differenziandosi dal romanzo per la sua brevità e per il numero ridotto di personaggi prevedibili, riesce a mescolare ingenuamente magia e realtà, mostrando l’anima vera del popolo. Le metamorfosi di Camilleri, di Andrea Camilleri, vanno in scena con Valeria Contadino, Mario Incudine, autore delle splendide musiche, Francesca Incudine, Antonio Vasta (pianoforte e fisarmonica), Antonio Putzu (fiati).

E veniamo a “Malarazza”. Omaggio alla Sicilia di Domenico Modugno: è già tutto nel titolo il programma dello spettacolo dedicato all’ormai mitico autore di “Nel blu dipinto di blu”. Il concerto vede in campo tre cantautori isolani del calibro di Mario Incudine, Kaballà, Tony Canto. Si ripercorre la leggenda del Modugno “siciliano”, il cantante, compositore e attore che, fingendosi tale, si calò con totale immedesimazione nello spirito della Trinacria da diventarlo veramente. Lo conferma questo viaggio inedito e affascinante nel suo ampio repertorio in dialetto: i brani più rappresentativi (da “La donna riccia” a “U pisci spada”, da “Amara terra mia” appunto a “Malarazza”), e quelli meno noti. Sul palco musicisti diversi per storia artistica e caratteristiche vocali, ma uniti dall’amore per l’Isola e dalla comune forza interpretativa.

La terna non ha certo bisogno di presentazioni. Mario Incudine è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. In Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, la ricerca e la contaminazione di stili musicali, ispirazioni letterarie e dialetto hanno lasciato via via il passo alla passione per la canzone italiana d’autore e il rock elettroacustico americano. Tony Canto ha un imprinting marcatamente brasiliano, sebbene la sicilianità venga fuori e si misceli con la matrice tropicalista. Li accompagneranno Antonio Vasta (fisarmonica e pianoforte), Antonio Putzu (fiati), Pino Ricosta (basso), Manfredi Tumminello (chitarra acustica), Salvo Compagno (percussioni).

“Malarazza” sarà dunque l’occasione ideale per ricordare alla platea intercontinentale di Expo il grande Modugno, che ha fatto cantare tutto il mondo con il suo “Volare”. Così come la voce di Camilleri, tradotto in tantissimi paesi anche extraeuropei, parla al pubblico internazionale dei visitatori approdati in questi mesi a Milano.

Fonte: Ufficio Stampa Teatro Stabile di Catania