Il traffico aereo può avere impatti sul clima, facendo piovere e nevicare più spesso; ecco perché le precipitazioni sono in costante aumento nelle aree vicine ai grandi aeroporti internazionali. È uno studio su Science a dimostrarlo, spiegando appunto come, passando attraverso le nuvole, i veivoli di ogni taglia creano dei buchi al loro interno, che incidono direttamente sulla caduta di pioggia e neve. [MORE]
È poco probabile che questo fenomeno possa ricollegarsi al riscaldamento globale, ma gli impatti a livello locale non sono da trascurare. Gli scienziati sono arrivati a questa conclusione dopo aver analizzato centinaia di immagini satellitari delle nubi in questione. E dai dati, emerge chiaramente che il processo interessa soprattutto i cieli in cui il traffico aereo risulta particolarmente intenso.
Sempre più spesso, in inverno, queste zone sono coperte da una spessa coltra di nubi basse; e la situazione è ancora più marcata nelle regioni polari, dove la “nuvole forate” aumentano esponenzialmente. È da diversi anni che si cerca di analizzare il fenomeno basta pensare che quando la prima nube col buco apparve a Mosca nel 2009, si arrivò addirittura a parlare di ufo.
Ma c’è poco da scherzare, avvertono gli esperti: l’impatto dei voli sul clima è un problema serio, che pur non avendo grande impatto a livello mondiale, può influenzare zone su un raggio di centinaio di chilometro. È probabile quindi che in futuro, scongelare le ali degli aerei dovrà diventare una pratica sempre più frequente.
Simona Peluso