Ieri mattina alle ore quattro, a conclusione di un’indagine cominciata due anni fa e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce, i carabinieri del reparto operativo speciale di Roma hanno effettuato dei blitz a Valona, in Albania, e nelle località di Ceglie Messapica, Mesagne e Oria, in provincia di Brindisi.
Ben otto gli arresti effettuati fra l’Italia e l’Albania:sono finiti in manette Nicola Nigro (36 anni), di Ceglie Messapica; Giovanni e Maurizio Vicientino (rispettivamente 58 e 36 anni), Angelo Cavallo (38 anni), Tiziano Maggio (33 anni) ed Ercole Giuseppe Penna (36 anni, detto “Linu lu biondu”), tutti di Mesagne; Bruno Bembi, quarantottenne di Oria, e Albino Prudentino (59 anni) di Ostuni. Tre, invece, sono i nomi dei ricercati: Daniele Vicientino (36 anni), Tobia Parisi (29 anni) e Gennaro Solito (56 anni). Anche nei loro confronti sono state emesse delle ordinanze di custodia cautelare.[MORE]
L’accusa è quella di avere ricostituito la struttura verticistica della Sacra Corona Unita, considerata la più giovane organizzazione mafiosa italiana, fondata nel 1981 da Giuseppe Rogoli. L’obiettivo sarebbe stato quello di riadattarla alle nuove esigenze attraverso l’introduzione di precise strategie operative.
Alla base dell’ambizioso progetto vi sarebbe stata la creazione di bische e sale giochi che avrebbero eventualmente garantito un’imponente copertura ad attività illecite fra le quali spaccio di droga ed estorsioni. Il piano avrebbe poi previsto degli appoggi sul territorio albanese, dove Albino Prudentino sarebbe stato in procinto di inaugurare un casinò che avrebbe a breve ottenuto la licenza da parte del governo locale. La società titolare di tale licenza è risultata intestata al figlio Angelo che ieri è stato fermato per poi essere rilasciato.