Economia

Imu terreni agricoli, pagamenti slittati al 26 gennaio; Cpel contrario al decreto

 AOSTA, 15 DICEMBRE 2014 – Lo scorso 12 dicembre il consiglio dei ministri ha fissato al 26 gennaio la data ultima per pagare l'Imu per i terreni agricoli che non possono più godere dell'esenzione. In base al decreto, l'esenzione sarebbe infatti calcolata in base all'altitudine dei comuni, suddivisi in tre fasce altimetriche: esenzione totale per i comuni sopra i 601 metri di altitudine; parziale per i comuni tra i 281 e i 600 metri, coinvolgendo solo i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali; nessuna esenzione per i comuni sotto i 280 metri.

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Contrario il presidente del Cpel, Bruno Giordano: «il decreto impatta più che pesantemente sul nostro territorio, coinvolgendo nelle mancate esenzioni 18 comuni valdostani su 74 (pari al 24% del totale e a 1 comune su 4), perché classificati in un'altitudine compresa tra i 322 metri e i 583 metri, e per i quali varrà solo l'esenzione parziale. Il maggior prelievo dello Stato, che vale 350 milioni su scala nazionale, ammonta dunque a una cifra stimata in 439.666,33 euro per i comuni e i contribuenti valdostani. Si aggiunga inoltre l'extragettito Imu, denunciato da tempo da parte degli enti locali valdostani».

«Il decreto è inaccettabile», specifica una nota dello stesso Cpel, «perché non sono riconosciute in alcun modo l'identità distintiva e la specificità del territorio valdostano, laddove tutti i suoi 74 comuni sono sempre stati considerati come montati; sconsiderato, perché i terreni agrivoli ricadenti in area montana hanno particolari condizioni orografiche, tali da essere in alcuni casi irraggiungibili per gran parte dell'anno a causa del gelo e delle precipitazioni o soggetti a rischio idrogeologico e di incendi boschivi. Si espongono dunque i contribuenti ad una palese disparità di trattamento fiscale».

Foto: aostasera.it

Dino Buonaiuto